- Nel corso dell’assemblea del Consorzio per la gestione delle Biblioteche Comunale degli Ardenti e Provinciale A.Anselmi , il commissario del Comune Giovanna Menghini e l’assessore alla Cultura della Provincia Renzo Trappolini hanno deciso di prorogare in attesa della ricostituzione degli organi comunali il mandato del commissario straordinario, Romualdo Luzi.
Il commissario esperto bibliofilo, studioso e per anni presidente dell’ente ha anche l’incarico di presentare un progetto per aggiornare lo statuto e l’organizzazione del consorzio.
“Oggi - rileva Trappolini - la tradizionale suddivisione in luoghi diversi dei fondi bibliotecari e delle attività, rispettivamente a piazza Verdi e a Viale Trento non è sicuramente funzionale, è troppo costosa e risponde con difficoltà al ruolo che un servizio culturale, come quello che la maggiore biblioteca del capoluogo deve assolvere”.
C’è infatti un problema di fruibilità efficiente, di riduzione degli oneri sostanzialmente assorbiti dalle spese di affitto e amministrative, di sinergia con altre biblioteche della Città, a cominciare da quella della Università della Tuscia.
Molti tentativi di razionalizzazione sono stati fatti in passato, compresa la ricerca di location in grado di assicurare l’unitarietà del servizio, ma non sono andati a buon fine. “E così - sottolinea Trappolini - gli enti locali sono costretti a sostenere oneri finanziari che devono da un lato diminuire e dall’altro produrre risultati efficienti”.
Renzo Trappolini, in proposito, auspica che la futura amministrazione comunale di Viterbo, insieme alla Provincia, considerino prioritario l’impegno a risolvere il problema di cui non si nasconde le difficoltà con l’obiettivo di giungere ad una soluzione radicale e moderna. Si tratta, secondo Trappolini, di “operare in sinergia con l’Università e con il mondo della scuola e della formazione in generale per destinare uno degli immobili di proprietà del Comune o della Provincia a centro di cultura, un luogo in cui dovrebbero trovare sede (anche attraverso l’utilizzo a turnazione degli ambienti) associazioni culturali, organismi rappresentativi studenteschi e il prossimo consiglio provinciale dei giovani, accanto ai servizi bibliotecari ed a spazi espositivi e di incontro”.
Un progetto, questo, di cui si era cominciato a parlare prima dello scioglimento del consiglio comunale e che assume “particolare rilevanza nel percorso per assicurare, nella città, punti di riferimento e momenti logistici di valorizzazione della identità culturale del territorio, in vista del confronto con la multiculturalità portata dai flussi turistici da Civitavecchia e da quelli attesi dall’aeroporto. “In sostanza - conclude Trappolini - un Palazzo della Multiculturalità, dell’accoglienza, della ricerca e dello studio nella prospettiva di una ”Viterbo città internazionale”, come in effetti l’aeroporto la farà diventare”.