Riceviamo e pubblichiamo - Abbiamo passato tutta la campagna elettorale a ripetere agli elettori che le parole in politica non esistono più: sono diventate tutte degli incantesimi.
Abbiamo visto partiti autocratici e verticistici chiamarsi “delle libertà”, partiti che organizzano false primarie a risultato già scontato chiamarsi “democratici” e adesso dobbiamo vedere un partito (minuscolo davvero da queste parti) che afferma che “I cittadini non possono più essere sottoposti a divieti per la circolazione dei veicoli o subire targhe alterne o provvedimenti vessatori e negativi per le attività commerciali”, avendo chiesto solo una settimana fa il voto degli elettori portandosi appresso l’etichetta di “ecologista” e “dei valori”.
Non bastasse, annuncia anche il suo apparentamento con il candidato sindaco Marini (ma siamo sicuri che abbiano fatto almeno una telefonata a Di Pietro?).
Se qualcuno aveva dei dubbi sugli intenti della futuribile giunta Gabb…ops Marini, adesso lo sappiamo: prima vengono le auto, poi i cittadini.
Donne e uomini di Viterbo, siamo tutti sotto un incantesimo.
Dobbiamo cominciare a svegliarci e per il weekend del ballottaggio organizzare una bella gita fuori porta a goderci per l’ultima volta la nostra bella Tuscia, prima che questo ecologismo d’accatto ce la cementifichi per sempre.
Il primo passo per liberarci dall’incantesimo è costruire tutti insieme una libera informazione. Perché il cittadino informato decide, ma quello disinformato crede solo di decidere.
Perciò venite tutti nel pomeriggio del 25 aprile presso il nostro gazebo in Via Saffi (di fronte al Palazzo della Provincia) per firmare a favore dei tre referendum per la libertà di informazione (abolizione dell’ordine dei giornalisti, abolizione del finanziamento pubblico all’editoria e abolizione della legge Gasparri).
Sarà un primo passo, ma importante, sulla strada della creazione di un cittadino responsabile e non servo della casta dei politici e dei giornali.
Vi aspettiamo in tanti.
I Grilli Viterbesi