Riceviamo e pubblichiamo - Disinformazione inaccettabile e dimostrazione di assoluta ignoranza dei problemi locali da parte del duo Marrazzo Sposetti sulle Terme Iinps.
“Discussione di sette giorni con la Regione e soluzione all’ottavo”. Questa la ricetta di uno Sposetti che sul tema delle terme viterbesi pare non conoscere assolutamente nulla dell’argomento.
Ecco infatti, analiticamente descritta, la realtà della problematica:
- In applicazione della L 332/2000 il Comune di Viterbo, con delibera del C.C. n. 12 del giorno 8/2/2001, ha approvato il piano di rilancio termale dello stabilimento ex INPS;
- La Regione Lazio ha formalmente assunto detto piano con deliberazione della Giunta n. 221 del 13/2/2001, ratificato con delibera del Consiglio Regionale n. 51 del 4/4/2001;
- Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con quello del Lavoro, ha disposto, con D.M. n. 806531 del 4/10/2001, il trasferimento gratuito della proprietà dall’INPS alla Regione Lazio;
- Il Sindaco di Viterbo, sulla base di un accordo intervenuto con la Regione, ha chiesto a quest’ultima il trasferimento della proprietà dello stabilimento al Comune;
- La Regione ha affidato in custodia al Comune gli impianti e le relative pertinenze;
- Con Regolamento n. 2 del giorno 8/10/2004, la Regione ha disposto al comma 3 bis, “ in deroga e ….limitatamente allo stabilimento termale di Viterbo….il trasferimento a titolo gratuito al Comune del solo 50% della proprietà delle terme”;
- Il Comune di Viterbo, pur venendo meno la Regione all’accordo sottoscritto, ha previsto un piano di valorizzazione dello stabilimento;
- La Regione, con Regolamento n. 16 del 27/7/2005, “ha abrogato il comma 3 bis del precedente Regolamento”, al fine di poter tornare in possesso dell’integrale proprietà dello stabilimento;
- Il Comune ha avviato un procedimento presso il Tar del Lazio per l’annullamento di tale atto arbitrario;
- La I Sez. del Tar del Lazio, con sentenza n. 6481/2006, ha accolto tale ricorso, ritenendo il Regolamento regionale contrario ai principi dell’autotutela ed in contrasto con la L. 241/1990 regolante il procedimento amministrativo;
- La Regione, in data 2/3/2007, ha reiterato la modifica al Regolamento regionale, inviando al Comune la conunicazione di avvio del procedimento e concedendo termini per produzione di documenti, memorie ed osservazioni che l’Amministrazione locale ha inviato in data 21/3/2007;
- Il Comune ha ritenuto di tutelarsi in sede civile, citando la Regione Lazio con notifica del 16/4/2007;
La Regione si è costituita in giudizio all’udienza del 19/7/2007, rinviata al giorno 11/5/2008
Ma queste cose Marrazzo non le conosce?
Di questa controversia, che vede proprio la regione Lazio unica responsabile dell’attuale situazione, il Presidente non ha mai saputo nulla?
E Sposetti cosa dice? Si informa prima di parlare o va a ruota libera?
“Cento camere e Centro Benessere”. Con la Regione che impugna il provvedimento del Tar e si costituisce in giudizio?
“Sette giorni di discussione ed ottavo giorno per trovare la soluzione”. Semplicemente assurdo da un duo di completamente disinformati.
Ma siamo seri e soprattutto: che brutta figura!
Comitato Elettorale Giulio Marini Sindaco