- Il Gruppo Centro Porta della Ripa (bozzettista Fabrizio Nardini capogruppo Mario Vichi) fà rima con “vetustà pugnalonistica”. Nato nel 1963, è infatti il più antico.
Noto in passato anche come “Centro di Lettura e “CSEP” è ricordato soprattutto per la sua mitica competizione decennale (1979-1989) con uno dei Gruppi scomparsi: la Nuova Equipe. Il “palmares” parla di ben quattro vittorie; 1971, 1973, 1986, 1989.
In questi primi anni del ventunesimo secolo, la più grande soddisfazione per i giallo-neri giunge nel 2002. Il pugnalone realizzato stupendamente da Lavinia Sugaroni si classifica secondo in graduatoria. Meraviglioso a dir poco il messaggio: un francobollo come eterna testimonianza delle idee di un popolo aquesiano che viaggiano.
Un francobollo per non dimenticare il miracolo.
Nel 2007 arriva uno stupendo terzo posto. Il bozzetto di Fabrizio Nardini si sofferma su una figura umana stanca di lottare, di piegarsi alle ipocrisie.
Ma gli è sufficiente fermarsi, riflettere, assaporare il gusto della purezza per ritrovare speranza, bellezza, rinascita. Nel 2003 arriva un quinto posto grazie ancora alla giovane e brava bozzettista Lavinia Sugaroni e la sua personalissima raffigurazione di una compagnia teatrale pronta a rappresentare “Il miracolo del ciliegio”.
In coppia con il versatile ed ingegnoso Cesare Goretti arriva nel 2001 un sesto posto. Davvero splendido il gioco di dadi (simbolo del destino). I quali è necessario lasciare almeno una volta , cercando di vincere. Cioè sconfiggere il tiranno.
Nei quattro anni “trascorsi” lontano dalle prime posizioni, (bozzettisti Cesare Goretti, Paolo Rossi, Roberto Sugaroni, Lavinia Sugaroni), non vengono meno “relazioni e messaggi d’eccellenza. Quel filo conduttore tra la leggenda del 15 Maggio 1166 e l’ideale libertà del 21 maggio 2000 (anno 2000); burattini che dicono ai bambini di lottare per guardare con innocenza il mondo del domani (2004); il disegno dell’araba fenice con il suo canto illibato, il desiderio di volare, la sua forza di animo e determinazione (anno 2005) ed, infine, il meraviglioso gioco di biglie del 2006. Sfida come conquista, superamento del limite, che porta nella coscienza il fiorire del miracolo.