Riceviamo e pubblichiamo
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Ugo Sposetti
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- Sono passati sessantatre anni da quel 25 aprile 1945 che segnò, insieme alla liberazione dell’Italia dall’occupazione della Germania nazista, il definitivo affrancamento del nostro Paese dalla dittatura fascista e il ripristino delle istituzioni democratiche.
Tanti ricordi si affollano nella nostra mente.
Il cuore è gonfio di orgoglio per tutti quelli che diedero la vita per la libertà, per tutti quelli che presero le armi per far nascere quelle istituzioni democratiche in cui oggi noi italiani ci riconosciamo.
Noi non dimentichiamo nessuno di coloro che furono protagonisti della lotta per la libertà.
Non dimentichiamo i civili che in molte città si batterono per cacciare le forze di occupazione.
Non dimentichiamo la Resistenza delle centinaia di migliaia di militari deportati, che preferirono una durissima prigionia al ritorno in Italia al servizio della dittatura.
Non dimentichiamo la resistenza popolare che si manifestò spontanea.
La memoria degli eventi di sessantatre anni fa è un libro fatto di molte pagine, di tante storie personali e collettive, storie di individui che diedero una risposta alta e nobile alla sfida dei tempi, che seppero interpretare i valori profondi della civiltà italiana ed europea.
Il 25 aprile rappresentò uno storico punto di arrivo, ma nello stesso tempo fu soprattutto un punto di partenza. Si creò la premessa essenziale per la costruzione di una nuova Italia democratica, le cui fondamenta sarebbero state poste nel 1946 dal referendum istituzionale e dalla elezione della assemblea Costituente.
Il ricordo di quei giorni ci deve far guardare con fiducia al nostro futuro; ci deve far sentire uniti nell’orgoglio delle nostre tradizioni di civiltà. Il 25 aprile è giornata di festa per l’Italia e per tutti gli italiani.
Una giornata di pace e di unità.
Ugo Sposetti