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Fioroni
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- E il ministro diede l’istruzione: al Comune bisogna dare una mano per far eleggere i segretari.
Così il popolo Pd, area Margherita, ben felice di poter esaudire il desiderio politico di Giuseppe Fioroni, nel segreto delle urne ha seguito l’indicazione, dando la sua preferenza a uno dei due segretari in lista.
Tutti contenti. Fino al giorno dello spoglio, quando è emersa in tutta la sua drammaticità il terribile equivoco.
Per uno spiacevole errore di comunicazione, Fioroni aveva indicato di votare i due segretari, il provinciale Angelo Allegrini e il comunale Francesco Ciprini.
Ma i suoi, forse in un eccesso di zelo nel volerlo accondiscendere, invece avevano dato in massa la loro preferenza ai segretari del ministro e del direttore Asl Giuseppe Aloisio, Lisetta Ciambella e Mario Quintarelli.
Morale della favola, i due hanno fatto il pieno di voti, rispettivamente 539 e 555. Mentre i due segretari sono rimasti al palo. Ciprini 236, Allegrini 193. Il primo per rientrare in consiglio deve sperare nella vittoria di Ugo Sposetti, il secondo invece non ce la farebbe neanche in quel caso. Essendo ventiduesimo, dovrebbe aspettare l’eventuale ripescaggio successivo alla nomina di qualche assessore.
Ce n’è abbastanza per capire che qualcosa nell’ingranaggio politico del Pd non ha funzionato. E se ne deve essere accorto anche lo stesso Angelo Allegrini se sono vere le voci secondo cui, dopo il turno di ballottaggio avrebbe l’intenzione di dimettersi da segretario provinciale.
Il che riaprirebbe tutti i giochi. Chi dopo di lui? Andrea Egidi? Già il segretario comunale dovrebbe essere d’area Ds (Sandro Mancinelli), così come il capogruppo. L’ago della bilancia penderebbe troppo da una parte. E malumori solo sopiti rischiano di riaccendersi.
A meno che non intervenga il ministro con qualche istruzione. Stavolta magari un po’ più chiara.