Riceviamo e pubblichiamo
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Marrazzo
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- Un tempo lo mandava Rai Tre a smascherare azzeccagarbugli e truffatori in giro per l’Italia.
Accantonata la carriera televisiva, ora si dedica all’amministrazione della regione Lazio, ma siamo sicuri che la sua precedente esperienza professionale gli abbia insegnato che prima o poi la verità viene sempre a galla e che di gente credulona ne esiste sempre di meno.
Per questo non comprendiamo come Piero Marrazzo si ostini a venire ancora nella Tuscia a prendersi i meriti dell’aeroporto.
Forse deve aver confuso la mancanza di “vie” di comunicazione della cittadina viterbese con la carenza di “mezzi” di comunicazione, intesa come flusso di notizie di cui invece i viterbesi sono ben forniti.
Una gaffe inammissibile per un giornalista televisivo.
In ogni caso siamo sicuri che sono molti i viterbesi a ricordare pagine di giornali a titoli cubitali dove Marrazzo sosteneva l’inadeguatezza infrastrutturale di Viterbo ad accogliere uno scalo aeroportuale e allo stesso tempo indirizzava chiari ammiccamenti alla province di Latina e Frosinone.
Se il Ministro Bianchi ha dovuto aspettare un anno per ufficializzare la scelta di Viterbo probabilmente è stato per dare tempo al sud del Lazio di digerire le false promesse elettorali di Marazzo e compagni sulla possibilità di aggiudicarsi l’aeroporto.
Dal governatore della regione Lazio ci saremmo aspettati un po’ più di decenza che, sulla vicenda dell’aeroporto, sarebbe equivalsa al “silenzio”.
Consigliamo al candidato sindaco Ugo Sposetti di prendere le distanze da simili atteggiamenti e, per non peggiorare il divario del primo turno di sedici punti in meno rispetto al candidato Marini, si inventi qualche storiella migliore dell’Alipadina o delle ex terme Inps, il cui degrado i viterbesi sanno bene a chi addebitare.
Giovani Forza Italia Viterbo