Viterbo - Mobbing - Interviene Maria Antonietta Russo, consigliera di parità supplente "La Trapè ha solo vinto un concorso" 26 aprile 2008 - ore 17,30
Riceviamo e pubblichiamo - Con riferimento all'intervento della consigliera di parità Daniela Bizzarri e relativo alla battaglia vinta dall'autista della Francigena, signora Carla Trapè, nella qualità di consigliera di parità supplente della Provincia di Viterbo, essendo in tale veste stata sollecitata sugli articoli apparsi nei quotidiani del 24 aprile, sento il dovere di congratularmi con la signora Trapè, per aver superato brillantemente un concorso pubblico presso il Cotral, possedendone i requisiti, le competenze e la professionalità.
Ritengo a tal fine doveroso fornire precisazioni, che non appaiono emergere dall'articolo, ma che tendono a distogliere il lettore dalla verità dei fatti, dai quali non si evince che la signora Trapè per sua scelta, ha preferito licenziarsi dalla società Francigena e per sua scelta ha accettato di essere assunta presso altra società di trasporti, in quanto vincitrice di pubblico concorso aperto a tutti senza l'intervento amichevole o istituzionale della consigliera di parità o di alti dirigenti. Suo diritto!
Non ci è dato comprendere a tal fine il motivo che ha spinto la signora Trapè e la consigliera di parità Bizzarri a ringraziare con eccessiva enfasi e pubblicamente coloro che nei rispettivi ruoli di presidente della Provincia, presidente del Cotral, funzionario del Cotral e rappresentante sindacale, hanno (e non vi è motivo di dubitare), adottato nell'espletamento delle procedure concorsuali tutti i criteri di trasparenza e legalità, esaminando correttamente le competenze e i curricula dei candidati e tra questi quello della signora Trapè, alla quale con buon diritto della meritocrazia deve esserne riconosciuta la titolarità per il possesso dei requisiti.
La precisazione si rende necessaria, significando che la consigliera di parità, ed in particolare la scrivente, all'epoca titolare dell'ufficio, ha prestato alla signora Trapè tutte le attenzioni che il caso richiedeva, predisponendo con le formalità di legge, quanto necessario per addivenire alla convocazione del presidente della società Francigena ed esperire il tentavo di conciliazione, il cui esito negativo, non può essere imputabile all'organo istituzionale, soggetto super partes, quale la consigliera di parità, garante sia dei diritto della lavoratrice che del datore di lavoro.
Se la signora Trape ha ritenuto, dopo l'avvicendamento dei ruoli all'interno dell'ufficio della consigliera di parità, di percorrere altre strade al fine di vedere accolte la proprie istanze, a suo dire anche grazie all'amicizia con la nuova consigliera Daniela Bizzarri e all'interesse profuso dalla medesima, bene ha fatto, pur avendo potuto nel frattempo attivare l'azione giudiziaria.
Mi preme pertanto dover restituire alla figura della consigliera di parità la peculiare funzione di tutela antidiscriminatoria, che prescinde dagli aspetti personali, di amicizia e comprensione verso il prossimo e che ciascuno può manifestare con diversa espressività.
L'affermazione di tali principi non richiede che la consigliera di parità si attivi, nel caso di un pubblico concorso, a spiegare la situazione... scrivendogli una lettera ....al presidente del Cotral, né nei confronti di coloro che sono preposti ad incarichi politici, istituzionale ed amministrativi di importanti enti, come è dato evincere dalle esternazione negli articoli fornite dalla consigliera Bizzarri.
La vera battaglia che la consigliera di parità potrà affermare di aver vinto sarà allorché anche per il suo intervento ex lege, la lavoratrice si vedrà riconosciuto il giusto responso e l'affermazione delle legittime aspettative nei confronti di colui e/o coloro che hanno leso diritti costituzionalmente garantiti che meritano il rispetto di tutti ed il giusto sostegno e riconoscimento.
La consigliera di parità supplente della provincia di Viterbo