- Olimpia Cesarini 68 51
Ussa Olimpia: Durante 3, Petrucci 15, Cuccioletta 23, Zuffi 3, Fossile 2, Pacor 7, Barzocchini 12, Fiorentini, Brunetti 3, Carpenzano.
Cesarini: Valentinotti 13, Tedeschi 5, Gemini, Costantini 1, Morelli 8, Negroni 9, Fascetti, Giorgi 1, Bertini 14, Santini.
Arbitri: Di Leva e Colferai di Roma
Parziali: primo quarto 27-8, secondo quarto 38-21, terzo quarto 58-35
E’ iniziata con una sconfitta l’avventura della Cesarini Viterbo nel girone playoff del campionato di Promozione regionale.
Il quintetto di Riccardo Malacasa, impegnato in trasferta contro l’Ussa Olimpia, è stato battuto per 68-51 dal quintetto romano, un passivo certamente pesante in un girone di sole quattro squadre, in cui c’è poco tempo per recuperare eventuali passi falsi e anche la differenza canestri può giocare un ruolo fondamentale.
Determinante, ai fini del risultato finale di questo match, il primo quarto, in cui i padroni di casa si sono affidati ad un gioco particolarmente duro trovando la collaborazione dei due arbitri, Di Leva e Colferai, apparsi decisamente inadeguati a dirigere una partita di playoff.
Alla fine il conteggio dei falli sanzionati è stato 31-16 contro la Cesarini, compresi tre tecnici e due antisportivi, la prima penalità contro i padroni di casa è stata sanzionata dopo 8 minuti di gioco e a subire il trattamento speciale dei capitolini sono stati soprattutto Tedeschi e Bertini.
Il -19 dopo soli 10’ di gioco è diventato così una montagna impossibile da scalare per i viterbesi, che hanno vinto il parziale del secondo e quarto periodo ma non sono mai riusciti a tornare a contatto.
“Se nelle prossime due trasferte che giocheremo di domenica mattina commenta coach Malacasa succederanno le stesse cose, allora tanto vale rimanere a casa. L’Olimpia avrebbe potuto anche vincere, ma di certo il distacco è stato frutto di quello che è stato l’atteggiamento della coppia arbitrale, soprattutto nei primi due periodi.
Vorremmo solo essere più tutelati e speriamo di poter giocare a basket nella prossima trasferta contro il Monteporzio”.