Riceviamo e pubblichiamo - Gentile Direttore, in un momento di bagarre elettorale poco interesse susciterà la notizia che i buoni pasto per la mensa scolastica sono aumentati di 10 euro, vale a dire un aumento di circa il 15%.
Come cittadina, avente diritto al voto, credo che l’aumento sarebbe dovuto almeno essere giustificato e preannunciato a coloro che usufruiscono del servizio.
Visto l’andamento della gestione della mensa scolastica nell’ultimo anno non riesco, personalmente, a ravvedere una buona motivazione che possa giustificare tale aumento.
Si potrà certo rispondere che il prezzo era bloccato da tempo e che i conti spesso non tornano nelle casse comunali, ma un simile aumento sinceramente è l’ennesimo “pasto amaro”.
Mi auguro che il Sindaco, che verrà da noi eletto a breve, si occupi non solo delle grandi infrastrutture, ma anche di quel centro cottura di cui la città ha così bisogno e pare quanto meno strano che un capoluogo di provincia ne sia sprovvisto a fronte della crescente richiesta di un servizio mensa scolastico.
Angela Bistoni, una mamma