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La libreria ex Quatrini liquida tutto e chiude
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Riceviamo e pubblichiamo
- Egregio direttore,
l'eco della possibile chiusura della libreria Quatrini mi ha raggiunto negli Usa dove risiedo da qualche tempo per motivi di lavoro.
Sandro Quatrini è, nella mia memoria di nipote, soprattutto un uomo semplice e schietto che credeva profondamente nella cultura come strumento di dialogo e crescita per tutti ma soprattutto dei giovani cui è sempre stato particolarmente vicino.
La sua libreria è stata per me, avido lettore, una fonte di stimolo e ispirazione che me la fa ricordare ancora oggi con nostalgia quando visito uno dei moderni supermarket del libro.
Sono stato grato a chi a suo tempo, nel rilevarne l'attività commerciale dopo la prematura scomparsa, scelse di mantenerne l'intestazione originale che ho potuto così additare con orgoglio e affetto alle mie figlie nelle nostre passeggiate viterbesi.
Lasciare che una tale eredità culturale vada perduta mi sembra un peccato di superficialità che la nostra città non dovrebbe permettere.
Distanza ed ignoranza dei fattori pertinenti mi impediscono purtroppo di suggerire soluzioni ma non di associarmi alla speranza, peraltro già espressa da alcuni lettori su queste stesse pagine, che la Libreria Quatrini possa continuare a rappresentare la Viterbo che ancora crede nel potere della cultura e del dialogo.
Stefano Quatrini