- "Con amarezza devo riscontrare che purtroppo non mi ero sbagliato", con queste parole il presidente Alessandro Antonelli commenta le dichiarazioni del consigliere Giovanni Leoni.
"Davanti ad una critica, opinabile o meno - continua -, al comitato no coke Alto Lazio, a rispondere è la politica, a replicare sono i partiti rafforzando il sospetto che in questa fase ci sia qualcuno che abbia voglia di strumentalizzare la battaglia contro la riconversione a carbone di TVN, a scapito di quei cittadini, e di quelle associazioni che si impegnano a cercare la massima partecipazione possibile.
Dispiace veramente sentire i toni di una politica vecchia, rissosa, polemica sulla penna di uomini nuovi e amici impegnati, una politica fatta di steccati, orticelli, ideologia, dove non conta quello che le persone fanno, ma solo la loro appartenenza partitica, io non scenderò su questo terreno da campagna elettorale, pur rispettando il discutibile stile altrui, credo che la massima attenzione vada rivolta a chi crede in una battaglia seria come quella a cui, da sempre, l’Università Agraria ha deciso di contribuire fattivamente.
Quanto alle minacce e agli avvertimenti, sorrido sereno, la temperatura non salirà a meno che qualcuno non abbia già deciso che ciò deve avvenire, l’Agraria e i suoi amministratori non hanno bisogno di dimostrare nulla, il poco di concreto che è stato realizzato dalle amministrazione pubbliche sul tema carbone ha le insegne dell’ente e la condivisione di tutti, nulla mi risulta cambiato da allora.
Quanto all’amore per il mio territorio contrapposto alle istanze di partito, valga una volta per tutte il principio per il quale nel Partito Democratico c’è serenità, dibattito, condivisione se alcuni sono abituati a situazioni diverse dentro altri partiti mi dispiace per loro, noi non ubbidiamo, scegliamo, e soprattutto non siamo marionette.
Stiamo già provvedendo alla convocazione del Consiglio dell’Università Agraria, sono certo che la linea dell’ente uscirà rafforzata e coerente con quanto già fatto in passato.
Rimane aperto l’interrogativo sul perché si trattano in maniera diversa situazioni uguali, sul perché non una riga si scriva contro il Sindaco di Civitavecchia e la sua adesione convinta alla riconversione, sul perché i venduti, ammesso che ce ne siano e se ne abbiano le prove, siano solo a Tarquinia e non anche in altri comuni o imboscati in qualche segreteria politica, sul perché solo Tarquinia ha la forza di lottare e contrastare e non anche gli altri comuni del comprensorio, ma soprattutto, premessa la contrarietà alla riconversione a carbone di TVN, sul cosa fare nella deprecata ipotesi in cui la Centrale entrasse in funzione, chi fa polemica non risponde perché forse ha voglia di estremizzare e rompere, un film già visto al quale io non prenderò parte.
Non si dubiti del mio buon senso e soprattutto non si dubiti della buona fede, io non sono ricattabile".