Riceviamo e pubblichiamo - E’ veramente deprimente dover affrontare nuovamente l’argomento mense, sottolineando l’ennesimo dato negativo.
Dopo mesi e mesi di cronache giudiziarie, politiche, atti amministrativi conseguenti a lavori lunghi e complessi, di nuovo le mense scolastiche della città di Viterbo tornano a far parlare di sé e non, come normalmente auspicabile, per lodare un servizio essenziale per i bambini e le famiglie, ma per un doloroso e necessario rincaro dei costi.
Servizio essenziale perché educa ( o dovrebbe farlo) i bambini ad un sano e corretto rapporto con il cibo, perché è momento di socialità, perché è un servizio indispensabile per le madri che lavorano e per i genitori tutti che devono conciliare i tempi di lavoro e per la famiglia.
Servizio che deve essere improntato alla massima qualità e che non può essere un problema, ma la soluzione di altri.
La necessità di appaltare temporaneamente le mense, in attesa di un affidamento trasparente, rispettoso dei diritti dei bambini, delle famiglie, dei lavoratori (ricordiamo che i lavoratori delle mense non percepiscono regolari stipendi da mesi) ha comportato la decisione del Commissario di aumentare i costi, ripeto, una ulteriore pagina nera.
Se la precedente amministrazione avesse attuato un percorso efficace e trasparente fin da subito tutto ciò non sarebbe successo.
Ma, mentre piangere sul latte versato è solo un esercizio inutile , ricordare a tutti che c’è chi da sempre ha contrastato dai banchi della minoranza, in Consiglio ed in commissione, questa gestione del servizio mense da parte della giunta Gabbianelli, credo sia utile ora che i cittadini dovranno scegliere con il voto chi guiderà la città.
Chi ha provocato questo stato di cose, di cui questo è l’ultima (speriamo) conseguenza, o chi ha sempre lottato per dare un servizio efficiente ai cittadini e che si propone come forza di cambiamento? Questa è la scelta.
Linda Natalini, ex consigliere comunale D.S. P.D. , candidata P.D.