- Resist chiude con Parole Sante di Ascanio Celestini, film documentario che verrà proiettato il primo maggio al Cinema Trento in collaborazione con Tuscia Film Fest.
La quarta edizione della rassegna organizzata da Arci Viterbo in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali, Pace e Partecipazione della Provincia di Viterbo, ha riscosso un inaspettato successo di pubblico e attenzione sui media locali e nazionali, confermando l’importanza della celebrazione della ricorrenza del 25 aprile.
Resist ha centrato l’attenzione sull’importanza della trasmissione delle memorie della resistenza, spesso soggetta a sterili revisionismi, e chude la programmazione con un film che parla di presente e futuro precario.
Non a caso il film, che parla di precarietà nei call center e della situazione dei giovani lavoratori, verrà proiettato il primo maggio, data simbolo per i lavoratori. Parole Sante è il secondo documentario di Ascanio Celestini che torna a parlare di lavoro e sfruttamento dopo Senza paura che si occupava della vicenda di sei lavoratori notturni.
Il noto drammaturgo ha incontrato un gruppo di precari che hanno lavorato in questi anni nel più grande call center italiano. Migliaia di persone sono passate per l'Atesia con sede a Cinecittà in un'anonima palazzina che solo all'apparenza sembra un condominio qualunque. Numeri da capogiro: trecentomila telefonate al giorno, quattromila impiegati. La storia prende vita attraverso le loro interviste e le loro parole.
Per quanto Celestini voglia trovare delle risposte, il filmato solleva domande scomode su questa realtà poco approfondita ma, più in generale, ricostruisce le forme di organizzazione e lotta passando dai sindacati per arrivare ai partiti e allo Stato.
In modo chiaro e diretto, viene cancellata l'idea che la flessibilità possa essere uno strumento per calare la disoccupazione. Rimane, però, la confusione su cosa sia un lavoratore precario. Sono persone che scelgono la flessibilità per sentirsi più libere oppure sono subordinati a cui le aziende fanno un contratto a progetto per risparmiare?
Difficile trovare una collocazione per loro visto che il mercato del lavoro cambia di giorno in giorno. Il documentario si preoccupa non solo di fornire stime precise su un fenomeno sempre più preoccupante ma sottolinea anche il forte disagio emotivo vissuto da molti ragazzi che, spesso, accettano un lavoro pagato cinquecentocinquanta euro. il Ore 21:00- 22:30 Cinema Trento. Ingresso 4 euro.