- Nel suggestivo scenario di piazza San Lorenzo la Camera di Commercio di Viterbo e le Associazioni di categoria, in collaborazione con l’Orto Botanico dell’Università degli Studi della Tuscia, hanno allestito per l’edizione 2008 di San Pellegrino in fiore, in corso a Viterbo dal 1° al 4 maggio, il “Verziere del Papa”, rievocando i tempi e i luoghi dove è nata e si è sviluppata l’arte e la storia botanica dei giardini pontifici.
“Insieme agli altri Enti istituzionali abbiamo compiuto uno sforzo straordinario dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo per non compromettere l’esito di questa edizione di San Pellegrino in Fiore, una manifestazione che possiede le potenzialità per divenire un fortissimo momento di attrazione turistica per Viterbo e per la Tuscia.
La nostra presenza in piazza San Lorenzo con un allestimento pregevole a dall’elevato valore storico vuole ribadire la disponibilità del mondo imprenditoriale a investire su iniziative territoriali a condizioni che si lavori seguendo un’attenta programmazione e si punti sulla qualità”.
“Il Verziere del Papa spiega l’architetto-paesaggista Sofia Varoli Piazza, ideatrice del progetto vuole evocare i caratteri dei primi giardini pontifici che si collegano alla storia del giardino in Italia e in Europa, attraverso tecniche e tipologie in uso in quel tempo e nelle epoche successive, valide ancora oggi.
L’allestimento in piazza San Lorenzo si compone di elementi che riconducono dal punto di vista simbolico, botanico e artistico ai vari modelli che la storia del giardino, la letteratura e i trattati ci hanno tramandato”.
I Palazzi pontifici sorti tra XIII e XIV secolo presenti solo a Roma, Avignone e Viterbo erano dotati di vigne, frutteti e un giardino di piante medicinali, detto Horto de’ Semplici. Le piante presenti erano specie officinali e aromatiche, alberi da frutta compresi gli agrumi preziosi. Inoltre nei giardini papali si trovavano boschetti di sempreverdi, prati fioriti, fontane e vasche per la raccolta dell’acqua.
Si può presumere che un orto-frutteto-giardino dovesse esistere anche presso il Palazzo papale di Viterbo, che era stato costruito intorno al XIII secolo per i frequenti soggiorni dei Papi in questa città. Sul Colle del Duomo rimane l’unico frammento di un vecchio orto con frutteto, vigneto e la serra per riporre le antiche conche di limoni.
L’allestimento del Verziere del Papa in piazza San Lorenzo e lungo il Ponte del Duomo si compone di: aiuole delle piante aromatiche e officinali, dove si riconoscono i generi più diffusi (l’artemisia, la salvia, la menta, l’aglio, l’origano, il basilico, il timo, il rosmarino e altre specie ornamentali e da fiore); il boschetto dei sempreverdi, un tempo adibiti all’uccellagione, per le pergole intrecciate, per le spalliere; l’angolo del frutteto, con melograno, melo cotogno, nespolo europeo e giuggioli, circondate da gruppi di mirto; la bordura fiorita, un’aiuola di fiori, bordata di santolina, lavanda, senecio mentrev all’interno si trovano bulbose pregiate, erbacee ornamentali, piante perenni e profumate.
Inoltre nella piazza è riportata la collezione delle esotiche dell’Orto Botanico, proseguendo quell’antica tradizione avviata dal XVI secolo, con le importanti scoperte geografiche.
Per realizzare l’impianto del giardino in piazza San Lorenzo sono state utilizzate antiche tecniche artigianali come viminate e ricorsi di tufo, ingentiliti da bacchette di castagno orizzontali, nella parte superiore, a contenimento delle piante nelle aiuole.