Riceviamo e pubblichiamo - In primo luogo vorremmo esprimere l’apprezzamento sul metodo scelto dall’Ascom per il suo confronto con le posizioni dei candidati sindaci alle prossime amministrative.
Rispondiamo con lo stesso mezzo, in modo che insieme ai nostri interlocutori, ne sia informata allo stesso tempo anche la cittadinanza.
I primi quattro punti del documento vertono tutti fondamentalmente sulla visione che Viterbo deve avere di sé stessa e del suo futuro.
Noi desideriamo che diventi una città dove sia più facile vivere e lavorare in tutti i suoi quartieri, compresi quelli periferici e che sia in grado di sfruttare a pieno, anche dal punto di vista della crescita economica, la sua natura di città d’arte e di storia e la sua posizione all’interno di un territorio che dispone di un’offerta turistica certamente invidiabile per le sue bellezze, la sua cultura e il suo termalismo.
Per far sì che tutto questo si trasformi in realtà è necessario lavorare su più fronti e il traffico è uno di questi.
La nostra ricetta prevede: infrastrutture indispensabili per la circolazione extramuraria (uno di questi è fornire Santa Barbara di un accesso automobilistico adatto alla crescita della popolazione residente, bisogna provvedere dell’interramento della ferrovia tra le due stazioni, etc.); rilancio del trasporto pubblico a scapito dell’uso dell’auto individuale (tramite miglioramento di percorsi e orari) e introduzione di vincoli alla circolazione (chiusura progressiva del centro storico accompagnata dallo sviluppo delle adeguate infrastrutture: scale mobili, ascensori…).
Nostro intento è realizzare un parcheggio multipiano alle Fortezze e individuare una nuova area (fuori porta Faul) dove creare un nuovo parcheggio interrato o multipiano. Naturalmente sarà indispensabile istituire un servizio di navette (ecologiche) che percorrano il centro storico, partendo da tutti i possibili parcheggi attualmente disponibili intorno alla cinta muraria. Nella vostra lettera parlate del nuovo parcheggio del Sacrario e di un altro a Valle Faul (con scale mobili o ascensori).
Nessuno dei due è citato nel nostro programma (si parla però di una trasformazione a doppio senso della direttiva Valle Faul-Sacrario), ma mentre per il primo possiamo ragionarci, a patto che si porti avanti un progetto mirato all’aumento della attuale disponibilità dei posti auto e non di “strane” metamorfosi commerciali, per il secondo (con i relativi annessi) siamo del tutto contrari, perché riteniamo che Valle Faul debba essere restituita al suo ruolo istitutivo di polmone verde dell’area all’interno delle mura.
Al contrario, vorremmo che si trovasse modo di destinare, se possibile dal punto di vista geologico, l’area appena fuori le mura della Valle per il nuovo parcheggio.
Per completare il discorso sul rilancio del centro storico abbiamo intenzione di proporre un patto virtuoso tra i proprietari di immobili e il Comune, con il quale si identifichino una serie di diritti/doveri da entrambi i versanti, attraverso una fornitura di servizi e agevolazioni sulle tasse e tariffe (e specifici incentivi) a fronte dell’impegno al restauro, alla messa in sicurezza e al recupero degli immobili.
Per quanto riguarda lo sviluppo dell’offerta commerciale, è necessario intervenire attraverso incentivazioni e facilitazioni burocratiche per l’apertura di nuove attività adatte ad un luogo di arte e di cultura.
Tutto questo non avrebbe però alcun impatto sul turismo, se non si cominciasse finalmente a presentare, con una precisa progettualità e con l’investimento di appropriate risorse economiche, la nostra offerta turistica ai potenziali fruitori, attraverso i Tour Operators e le agenzie del turismo. Il vostro documento solleva poi una serie di problemi che in generale possono essere inclusi in un capitolo dedicato allo stimolo all’imprenditorialità e al sostegno delle imprese virtuose.
Crediamo che da questo punto di vista le nostre posizioni non possano che coincidere.
La nostra lista trova il suo reale fondamento nel desiderio di promuovere la dignità dell’individuo, sia come cittadino, espropriato nella realtà di molti dei suoi diritti da una classe politica che diviene ogni giorno più autoreferenziale, sia come lavoratore, da cui discende la lotta al precariato in tutte le sue forme e l’incentivo alla meritocrazia e al libero intraprendere.
L’ultimo accenno è relativo al fattore della sicurezza. Nel nostro programma troverete l’affermazione che l’attuale organico della Polizia Municipale non è in grado di adempiere a quella che è l’attuale Carta dei Servizi, che richiederebbe un controllo del territorio per le intere 24 ore.
E’ quindi assolutamente necessario che si creino le situazioni perché ciò avvenga, al fine del controllo della criminalità (anche per le cosiddette nuove emergenze sociali racket, usura, sfruttamento minorile, violenza sulle donne), ma anche di altri tipo di reato assai frequenti sul nostro territorio, quali atti vandalici, disturbo della quiete pubblica, lotta e prevenzione degli infortuni sul lavoro, errato conferimento della raccolta differenziata e reati ambientali.
Naturalmente quanto sopra riportato deve essere interpretato come un impostazione generale, aperta in ogni momento a contributi che provengano da tutte le componenti della nostra società, inclusi i singoli cittadini e le associazioni di categoria.
Certi di aver in questo modo contribuito ad aprire un proficuo dialogo che, speriamo, possa continuare anche al di là delle scadenza elettorale, inviamo i nostri cordiali saluti.
Giuseppe Anelli
Candidato sindaco Lista civica Amici di Beppe Grillo