Riceviamo e pubblichiamo - Una libreria importante chiude i battenti - le biblioteche pubbliche sono in grave crisi.
Constatiamo con interesse che la chiusura della libreria "storica" Quatrini nel centro di Viterbo ha suscitato reazioni che esprimono disappunto per il venir meno nella nostra città di un luogo di diffusione della cultura: sintomo, non secondario a tanti altri, del degrado civile che ci affligge.
Cogliamo pertanto l'occasione, in questi giorni di competizione elettorale amministrativa, di riproporre in termini semre più drammatici la denuncia della situazione in cui versano le due biblioteche pubbliche: quella comunale, di grande tradizione storica, degli Ardenti, a piazza Verdi e quella provinciale Anselmi, collocata in squallidi locali in viale Trento.
Costituite in Consorzio fin dal lontano 1973, Comune e Provincia, dando prova di disinteresse e malgoverno,non sono stati capaci di risolvere il problema di un edificio unico,dignitoso e funzionale per una vera Biblioteca Pubblica, che sia all'altezza dei bisogni di una città capoluogo di provincia, oggi peraltro sede di Università.
Lo stesso assessore Trappolini denuncia "problemi di fruibilità, di oneri sostanzialmete assorbiti dalle spese di affitto e amministrative, di mancata sinergia con altre biblioteche, a cominciare da quella dell'Università della Tuscia".
A riprova delle difficoltà in cui versano le biblioteche, basti dire che la libreria privata di Carlo Pesciotti -patrimonio di grande valore e prestigio - non ha trovato possibilità di accoglienza nelle biblioteche di Viterbo; lo stesso è accaduto per quella del Sandro Vismara.
E' in questo modo che la città tutela e acquisisce la grande ricchezza dei "beni culturali"?
Noi che sosteniamo la candidatura a sindaco di Enrico Mezzetti, ci rivolgiamo agli altri candidati perchè mostrino sensibilità e interesse per il pogresso civile della nostra comunità, nella cosapevolezza che un autentica idea di sviluppo non può essere affidata soltanto all'enfasi propagandistica e ingannevole della costruzione di un "fantomatico"aeroporto.
Teresa Blasi
La Sinistra-l'Arcobaleno