Riceviamo e pubblichiamo - Caro Anelli,
mi chiamo Andrea Borgna e sono un giovane candidato del Pdl.
Ho cercato invano di capire se dietro le polemiche (giuste o meno non sta a me giudicare, sono giovane e guardo al futuro non al passato, voglio cambiare le cose non recriminare), ci fossero anche proposte concrete e fattibili non le solite parole di cui si riempiono la bocca i politici.
Già, perché anche se sono regolarmente iscritto ad un partito, Forza Italia, non sopporto neanche io chi parla solo senza passare ai fatti. E allora passiamo ai fatti.
Ho scelto di candidarmi e appoggiare Giulio Marini perché mi ha dimostrato di sapere fare (un disegno di legge pro aeroporto di Viterbo, avere pubblicato i documenti dei giudizi tecnici mettendoli così al riparo dei frequenti stravolgimenti determinati dalla mala politica…), non come chi, sostiene lei, sa scrivere solo sui cartelloni pubblicitari.
Già proprio l’aeroporto, Anelli lei è più anziano di me.
Dove stava quando io e pochi altri eravamo in piazza a raccogliere migliaglia di firme che hanno registrato una mobilitazione di popolo senza precedenti a Viterbo dove stava quando io e altri due tre cercavamo di capire e studiare il futuro di Viterbo ad un corso di diritto aeronautico all’Università di Roma Tre dove stava quando siamo andati a Frosinone per capire quali lobby politico-affaristiche cercavano di sottrarci il sogno di un futuro migliore.
Potrei citarne tante altre, ma rischierei di annoiare e null’altro. Si è capito! Lei è del partito del no, dove tutto è da criticare e la colpa è del sistema.
Il fatto è che non si è reso conto che la politica a Viterbo sta già cambiando il sindaco lo faro un buon amministratore che ha già tempo fa a presento progetti di cambiamento seri come la nuova viabilità, ma lei forse non lo sa, forse era troppo occupato a criticare.
E per ciò che concerne la composizione del consiglio comunale, abbia fiducia dei Viterbese, sapranno preferire persone degne di rappresentarli, sia in maggioranza che all’opposizione, nelle liste non ci sono solo i soliti noti ma tanti seri cittadini che, sul serio e non solo a parole, vedono l’amministrazione cittadina come un servizio reso e non un mestiere da mantenere.
Se accetta un umile consiglio si distingua dai più, faccia proposte serie così si che orgogliosamente potrà dire di rappresentare qualcuno.
Andrea Borgna
Candidato al consiglio comunale con il Popolo della Libertà