Riceviamo e pubblichiamo - Quando a Robur, Cev e Francigena furono affidati quasi integralmente i servizi pubblici locali solo la Sinistra seppe schierarsi con forza contro un’operazione che, come fu allora denunciato, rischiava di gravare in maniera spropositata sulle finanze comunali, senza offrire alcuna garanzia in termini di miglioramento delle prestazioni ai cittadini.
Sono bastati pochi anni per capire come tutto ciò fosse tristemente vero e verificare come queste società siano diventate pesanti carrozzoni clientelari.
Purtroppo fummo facili ma inascoltati profeti ed oggi il disastro è sotto gli occhi di tutti. I “boatos” sulle inchieste della magistratura lasciano pensare ad una pentola che stia per scoperchiarsi, ma in questo momento non ci interessa ragionare sulle responsabilità, quanto mettere in luce il fallimento politico e amministrativo di quella scelta e scongiurare i pericoli che ne derivano.
Lo sciopero dei lavoratori della Francigena e lo stato di agitazione di quelli della Cev, ai quali va la nostra incondizionata solidarietà, evidenziano il livello al quale sono giunte le difficoltà.
Nel programma che la Sinistra, l’Arcobaleno propone per le elezioni comunali affermiamo che vadano reinternalizzati alcuni servizi, a partire da quelli sanzionatori e tributari, e si ritorni allo strumento delle gare ad evidenza pubblica per la maggioraparte degli altri, garantendo effettiva parità di trattamento tra le imprese, efficienza e riduzione dei costi.
Per quanto attiene ai servizi di trasporto, nell’ambito delle possibilità offerte dalla normativa, riteniamo preferibile un sistema di gestione in house ricercando magari opportunità di consorziarsi con altre aziende pubbliche della nostra regione.
Sono scelte semplici, che non necessitano di alcuna due diligence, quanto piuttosto della diligenza di un sano buon senso accompagnato dal pieno rispetto delle norme.
Enrico Mezzetti
Candidato sindaco
de la Sinistra, l’Arcobaleno Viterbo