Riceviamo e pubblichiamo - “Quant'è bravo lei!” Direbbe il povero rag. Fantozzi con atteggiamento deferente e servile.
Quant'è bravo il candidato a sindaco di Viterbo del Pd ad andare a sfrucugliare nelle pieghe più recondite, negli anfratti più nascosti delle attività delle passate amministrazioni viterbesi per trovarvi pecche, errori, negatività.
E, non solo è bravo a cercare, ma anche a strombazzare sui giornali.
Insomma, la filosofia che il candidato del P.D. ha voluto adottare ci sembra essere quella di Amleto: “C'è del marcio in Danimarca”.
E in base a questa visione, a questa bussola orientativa , il tesoriere del Pds, poi Ds., oggi Pd, è sempre disposto a sottolineare, stigmatizzare, denunciare (gli altri, naturalmente).
Ma la domanda che sorge spontanea è proprio questa: come mai questa azione censoria, il candidato, non la esercita ad esempio nei confronti dell'Amministrazione Provinciale dove è stato presidente per ben 10 anni?
Perché non va a rilevare i suoi errori gravi, poi puntualmente reiterati dai suoi sodali?
“Ma cosa vanno a tirar fuori!” Penserà il tesoriere del Pds.
Beh, glielo diciamo noi.
Perché ancora non ha spiegato ai 5 mla cittadini che hanno subito gli espropri dei terreni da parte dell'amministrazione provinciale ( espropri spesso fatti a loro insaputa e “ sine titulo ”) hanno dovuto aspettare 20-25 anni per essere risarciti, dopo essere ricorsi alle vie legali?
Beh, chi si erge a censore e a fustigatore dei costumi altrui prima è bene che dia un'occhiata in casa propria.
E lo faccia , soprattutto chi cerca i consensi per governare la città di Viterbo.
Comitato Giulio Marini sindaco