Riceviamo e pubblichiamo - Ho firmato l’appello dei sindacalisti della Cgil a favore della Sinistra l’Arcobaleno, unica forza politica che pone al centro del suo programma la centralità del lavoro e del suo valore e non una sbagliata equidistanza tra impresa e lavoro come fa il Pd di Veltroni.
Il Partito di Veltroni e Franceschini, della Binetti e di Pannella, nel suo spostarsi al centro sposa le ragioni dell’impresa a danno di quelle dei lavoratori.
Questo è ben evidente, per esempio, dalle candidature del Partito democratico.
Sono convinto che tra l’operaio della Thyssen e Colaninno, ma potrei anche scrivere di Calearo, due sono di troppo, ma servono bene a definire un indirizzo politico preciso. A favore dell’impresa.
L’unico vero voto utile è quello dato a chi continuerà a battersi per cambiare il nostro Paese partendo dall’aumento dei salari e delle pensioni, dalla fine del precariato e per la stabilità dell’occupazione.
Oggi, più che negli anni passati, è necessario sostenere le ragioni del lavoro, per questo bisogna dare forza e rappresentanza istituzionale alla Sinistra l’Arcobaleno.
Questo voto non va a un cartello elettorale ma a un soggetto politico unitario che anche a Viterbo parla un linguaggio diverso da Sposetti e Marini, e dai loro progetti di devastazione territoriale e ambientale e di mercificazione dei beni comuni a partire dall’acqua.
La Sinistra l’Arcobaleno a Viterbo, come a livello nazionale, ha fatto una scelta molto precisa e di parte che parla dell’allargamento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, che subiscono il peggioramento delle loro condizioni.
Peggioramento reso fin troppo evidente dal dato inaccettabile di morti e infortuni sul lavoro che ogni giorno succedono in Italia.
Antonio Filippi