Riceviamo e pubblichiamo - L'Italia, un paese a due facce: primeggia in Europa per diffusione di cellulari e di televisione mobile, ma resta fanalino di coda per la diffusione della banda larga (internet), penalizzando soprattutto i piccoli comuni e le aree rurali. Questa e' la fotografia del nostro paese tracciata da Viviane Reding, commissario Ue ai Media, con il 13° rapporto europeo sulle tlc.
Per superare il problema della scarsa disponibilità di banda larga serve uno sforzo importante se non c'e' banda larga per tutti in un Paese, nel tempo si producono effetti negativi sull'intera economia, visto che la banda larga puo' e deve essere un volano per la crescita e per l'occupazione. Sulla base del Rapporto della Commissione Ue, in Italia il tasso di penetrazione della banda larga e' fermo al 17 per cento, al di sotto della media Ue del 20 per cento.
Una media che il commissario Reding vorrebbe decisamente alzare, puntando - ha detto - al 30 per cento entro il 2010. C'e' ancora molto da fare per garantire piu' investimenti nei servizi a larga banda, dove l'Italia non e' tuttora in linea con i Paesi piu' virtuosi d'Europa: si tratta di un servizio fondamentale per lo sviluppo socio-economico del Paese
A Viterbo e provincia invece viviamo una situazione inversa. Abbiamo una disponibilità di Banda larga che sfiora il 70% del territorio. Quindi il 70% della popolazione viterbese dispone di internet e dei servizi collegati. Purtroppo no!
La disponibilità c’è grazie alla tecnologia Wireless, ma la volontà manca. Manca soprattutto agli amministratori che non conoscono ne le esigenze dei cittadini e delle aziende tanto meno le possibilità che offre il mercato per la soluzione del problema. Mi risulta che sono solo 4 gli amministratori che hanno stipulato accordi con le aziende fornitrici del servizio.
Grazie allo sforzo di 4 aziende private presenti sul territorio, una addirittura è di Viterbo, che con la tecnologia wireless hanno coperto tutta Viterbo e provincia. E’ stata portata la banda larga nei piccoli comuni che mai sarebbero stati coperti dal servizio adsl delle grandi aziende monopoliste italiane.
E’ stato fornito il servizio ad aziende che diversamente sarebbero tagliate fiori da mondo internet ( Agriturismi, Campeggi, Aziende Agricole, Artigiani, ecc.)
La tecnologia Wireless si basa sulla trasmissione radio a 5,4 Ghz che dai ripetitori posizionati in punti strategici trasmettono il segnale verso l’antenna dell’utente finale o azienda fino a 8 mega. Questa tecnologia permette di coprire aree molto vaste e addirittura zone rurale dove l’azienda monopolista italiana non potrebbe mai arrivare.
Ma allora perché non è così conosciuto? La risposta è molto semplice.
Tutto è affidato alle piccole aziende che lo stanno diffondendo, che non hanno i mezzi dei colossi che vanno in Tv. E gli amministratori dei comuni?
Loro sono ignoranti perché non la conoscono nemmeno e quando gli viene proposta dalle aziende (senza alcun costo) rispondono”tanto tra poco arriva l’adsl di telecom” oppure aspettiamo il Wi-Max.
Quando dico ignoranti lo dico perché ignorano che il Wi-max arriverà tra un paio di anni quando, forse, sarà gia superato da altre tecnologie, non sanno a che costi sarà disponibile visto che per accaparrarsi le licenze le aziende anno sborsato solo 136 milioni di Euro.
Il wireless è disponibile subito, le frequenze sono libere, non sono dannose e la velocità di trasmissione è eccellente.
Uno degli impegni per la quale mi adopererò personale al fine di promuovere lo sviluppo e la crescita dell’occupazione per cittadini e imprese nel il comune di Viterbo ,da estendere anche a tutta la provincia, sarà da subito quello di riunire le aziende che dispongono della tecnologia wireless stipulare un protocollo di intesa a costo zero per l’amministrazione e rendere disponibile a tutti internet e i servizi correlati.
Stefano Saccoccio
Candidato consigliere per la litsa Italia dei Valori - Ecologisti