Riceviamo e pubblichiamo - Ormai siamo arrivati al paradosso.
Tutti conoscono la faziosità del direttore generale della Asl/Vt Aloisio che ormai fa solo demagogia e campagna elettorale, chiaramente a favore del suo schieramento politico di centro-sinistra.
Ma questa volta si è superato.
Candida la moglie al Consiglio Comunale di Viterbo facendo propaganda sfacciata all’interno delle strutture ambulatoriali ed ospedaliere.
E’ di questi giorni l’ultimo atto di arroganza che ha voluto regalare alla popolazione viterbese.
Ha pensato bene di inaugurare la Cittadella della Salute, in via Enrico Fermi, una settimana prima delle votazioni politiche che si terranno il 13 e 14 aprile.
E chi sul palco? Chiaramente Marrazzo, l’assessore Battaglia, il capogruppo regionale del Pd Parroncini.
Tutto il gotha della politica del Pd che ha rappresentato, con soddisfazione, il traguardo raggiunto.
Hanno però tutti dimenticato di dire che l’affitto di quel palazzo costa ogni anno ai cittadini 1.300.000 euro ( due miliardi e seicentomilioni delle vecchie lire) e che le strutture dell’Ospedale Grande, che erano state già finanziate per il restauro, sono ormai abbandonate e lasciate all’incuria più totale.
Come è stato possibile inaugurare la struttura se i lavori non sono stati ancora ultimati?
Perché oltre all’inaugurazione il Aloisio non ha ritenuto opportuno controbattere alle gravi accuse che gli sono state rivolte, da destra e da sinistra, del suo modo allegro di amministrare, della sua gestione fallimentare, dei suoi artifizi contabili, dei concorsi e delle promozioni di carriera per i suoi amici di partito, della fuga dei malati verso altri ospedali e delle lunghe file di attesa?
Perché non ha inteso assicurare la popolazione confutando, con documenti alla mano, tutte le accuse?
Sono quasi tre anni cheAloisio amministra la Asl di Viterbo.
Non solo non si sono avuti benefici di alcun tipo, ma la sanità viterbese è ormai drasticamente ridotta al collasso.
Altro che cercare le colpe nelle precedenti amministrazioni.
La gestione Aloisio è da tutti riconosciuta come la peggiore da quando sono state istituite le Asl.
Lo chieda Aloisio ai medici ed agli operatori sanitari, esclusi quelli del suo partito da lei beneficiati.
Vedrà che lei non è affatto amato come crede.
Eppure il presidente Marrazzo ha più volte affermato che le nomine dei direttori generali delle Asl della Regione Lazio avrebbero dovuto garantire la massima trasparenza ed oculatezza di gestione.
L’esatto contrario del suo comportamento arrogante e del suo modo di amministrare.
Laura Allegrini