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- La vicenda delle strisce blu va in bianco. In via Garbini commercianti e negozianti di nuovo in strada stamani per manifestare contro l’arrivo in zona di altri parcheggi a pagamento, nell’ultima zona rimasta libera, dietro la Banca di Roma.
Gli operai della Francigena erano pronti, pennelli alla mano, a disegnare gli spazi, ma sul posto hanno trovato un centinaio di persone parcheggiate, contrarie all’iniziativa decisa dall’amministrazione uscente e ratificata dal commissario Menghini.
“Hanno messo i cartelli di divieto di sosta sostengono sabato, quando qui i lavoratori non ci sono”.
Così non va e mentre si raccolgono firme, perché: “Sei euro al giorno io al Comune non le voglio pagare”, gli uomini della questura cercano di mediare.
Ci sono tre pattuglie della polizia, vigili urbani e poliziotti di quartiere. Mentre gli operai incrociano le braccia e un carro attrezzi è fermo, in attesa di poter portare via l'unica auto rimasta in zona.
“E’ assurdo sostiene un commerciante molti di noi sono usciti dal centro storico perché la sosta era diventata impossibile e ora ci ritroviamo punto e a capo.
Se vogliono disincentivare l’uso dell’auto stanno perdendo tempo. Ci pensa già il costo della benzina”.
La situazione di stallo prosegue. Sul posto si sono dati appuntamento alle otto e un’ora dopo è ancora tutto fermo.
Tanto che il geometra del Comune, sollecitato dai lavoratori, sostiene che si stia ostacolando la messa in opera. Punto su cui non concorda il responsabile della questura. I cittadini sono lì, ma di fatto nessuno impedisce di cominciare. Anche se qualcuno ci pensa. Ma il rischio di una denuncia li trattiene.
Sul posto ci sono anche rappresentanti politici. Dalla Selvaggini (la Destra) a Marcosano (Pdl), Allegrini (Pd) e Innocenzi (Sinistra l’Arcobaleno). Poi arriva anche Bellucci (Sinistra l’Arcobaleno). Tutti contrari a prescindere dallo schieramento.
“A poche ore dal voto dicono Innocenzi e Allegrini - chiediamo al commissario di sospendere il provvedimento. Sarà la nuova amministrazione a decidere”. Ma il commissario in Comune non c’è e i manifestanti non possono essere ricevuti.
Mentre Marcosano: “Le strisce bianche e anche pedonali, dovrebbero essere messe al Poggino, visto la situazione in cui si trova. Non ha senso far pagare la sosta qui”.
Stavolta Marini non c’è, ma al telefono assicura che lui della delibera che istituisce il parcheggio a pagamento è pronto a farne carta straccia. Ma chi protesta non vuole aspettare il 15 aprile e peggio ancora non vuole che si predisponga la sosta a pagamento per poi toglierla. Un inutile spreco di tempo e soprattutto denaro.
La situazione sembra senza via d’uscita. Fin quando Angelo Allegrini non chiama al telefono Salani della Francigena, cui spiega la situazione e il malcontento.
“Qui non si chiede il blocco di una delibera dice ma la sospensione”.
Alla fine vince il compromesso. Stamani solo le strisce bianche. Per quelle blu tutto rinviato.
Nel frattempo la Francigena preparerà una relazione in cui visti gli ultimi avvenimenti chiede di rinviare il posizionamento delle strisce blu.
Ma chi protesta si aspetta che siano cancellate definitivamente.