Viterbo - Pastone politico - Mezzetti e la riduzione dei costi della politica
E' arrivata la Grillo car
8 aprile 2008 - ore 13,30
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Giuseppe Anelli
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- I grilli viterbesi sono scatenati.
L’ultima trovata della squadra raccolta intorno al candidato sindaco Giuseppe Anelli è la “Grillo Car”.
Una Cinquecento vecchio modello, la macchina del sogno italiano, è stata trasformata in un “bolide” da campagna elettorale.
Sul cofano e sulle fiancate fa bella mostra di sé il faccione di Beppe Grillo e le scritte che invitano i viterbesi al voto per la ‘Lista Civica per la Tuscia Amici di Beppe Grillo’.
La campagna elettorale dei giovani viterbesi, votati a “sfondare” il potere dei partiti tradizionali e intenzionati a riavvicinare i cittadini alla politica, si muove dunque su questa quattro ruote da favola.
E’ a bordo della “Grillo Car” che il sindaco Anelli si sta muovendo per la città e raggiunge i cittadini che vogliono incontrarlo. Intanto domani arriverà in città Beppe Grillo. Sarà una presenza via web ma comunque importante. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare presso la sala conferenze della Provincia di via Saffi (ore 15). Ne vedrete e ascolterete delle belle.
La “Grillo Car”, con tanto di megafono, ne sta dando notizia ai viterbesi per tutte le piazze: “Venite, nel nome di una politica diversa”.
Ridurre i costi della politica, un dovere morale
La questione della riduzione dei costi della politica sta tenendo banco ormai da mesi. Si tratta in effetti di un problema molto serio, che riguarda il peso esercitato dall’apparato politico-istituzionale sui contribuenti, ma pone domande di fondo anche sulle pari opportunità tra soggetti e proposte. Insomma si tratta di una questione che investe i fondamenti stessi del nostro sistema democratico e la sua moralità.
In questi giorni di campagna elettorale stiamo verificando quanto, anche nel nostro piccolo qui a Viterbo, alcune forze politiche e alcuni candidati siano in grado di mettere in campo. Sedi di comitati elettorali, materiali di propaganda, cene e serate in discoteca offerte a centinaia di persone indicano l’impiego di enormi risorse. D’altro canto non mancano generosi finanziatori che, è da presumere, non rimarranno disinteressati nel loro appoggio ai vari candidati, dai quali attenderanno una qualche riconoscenza.
Politicamente non possiamo rimanere indifferenti di fronte ad un tale spettacolo. Quando la Sinistra, l’Arcobaleno mi ha chiesto di candidarmi a sindaco ho voluto informarmi di quanto costassero i manifesti 6 x 3 che già erano presenti per le strade: mi rendo conto che con la spesa che qualcuno ha affrontato per due o tre di quei manifesti noi siamo in grado di sostenere tutto il costo della mia campagna elettorale. Al proposito mi impegno a rendere pubblicamente note le spese sostenute subito dopo il voto e mi auguro che eguale premura animerà gli altri candidati sindaco.
Per inciso faccio notare che tra i candidati a sindaco delle forze maggiori due hanno un comodo paracadute con un seggio parlamentare ed un altro è consigliere regionale: dov’è l’apertura, lo spazio ai giovani, il rinnovamento tanto proclamato? Così la politica rimane un circuito chiuso, che si autoalimenta e si preoccupa solo della propria conservazione.
Io credo che questi temi costituiscano un nodo centrale della questione morale, che nessuno può eludere. Il rischio è infatti quello di dare fiato all’antipolitica, il cui messaggio prescinde dai problemi concreti per concentrarsi esclusivamente nella condanna delle donne e degli uomini impegnati in politica, accomunati da una considerazione di disprezzo sotto la definizione di “casta”, anche quando si tratta di persone che (come il sottoscritto) prestano volontariamente, gratuitamente e disinteressatamente tempo ed energie alla loro passione collettiva. La riforma della politica deve muovere anche dal basso, recuperando una misura di sobrietà che ritengo indispensabile. Se non lo si fa, si rischia che sfiducia e disincanto siano i vincitori e la democrazia ne esca sconfitta.
Enrico Mezzetti
Candidato sindaco della Sinistra, l’Arcobaleno Viterbo
Il Circolo della libertà di Montefiascone festeggia un anno
A un anno della nascita del Circolo della Libertà “Italia Nostra” di Montefiascone il Presidente David Proietti Petretti si dichiara soddisfatto per gli ottimi risultati ottenuti dal suo Circolo e in generale da tutti i Circoli della Libertà. Difatti questi sono cresciuti in pochissimo tempo a livello esponenziale diventando una realtà forte a livello nazionale, emblema di quell’atteso cambiamento in direzione di una nuova politica fatta dalla gente e non dalla solita elite di partito.
Noi siamo la prova lampante che il Partito Democratico mente quando parla di Popolo della Libertà solo come di una forza conservatrice e trasformista, il cambiamento nel PdL non è avvenuto solo sulla carta, ma è iniziato a partire proprio dalle liste, gli unici trasformisti che non cambiano mai sono proprio loro, le sinistre, ma fortunatamente la gente ha buona memoria e non si lascerà ingannare dalla demagogia di chi ha ridotto in 20 mesi l’Italia sul lastrico e hanno anche la faccia tosta di presentarsi come il nuovo volto della politica italiana.
«Queste elezioni sono un ottima occasione per dimostrare a tutti, ma soprattutto agli scettici, il valore dei Circoli della Libertà. Le vicine elezioni segnano il passaggio dei Circoli da movimento culturale a movimento politico. I Circoli della Libertà sono diventati in tutta Italia parte integrante del Popolo della Libertà assieme agli amici di Forza Italia e di Alleanza Nazionale, ma non solo, difatti in tutto il Paese i componenti dei Circoli, con a capo la Presidente Michela Vittoria Brambilla, prenderanno parte alle elezioni amministrative e parlamentari non come spettatori, ma da attori principali» a parlare è David Proietti Petretti Presidente del Circolo della Libertà Italia Nostra di Montefiascone ed esponente del Popolo della Libertà.
«Anche nella stessa Tuscia parteciperemo da protagonisti con due forti candidati, Andrea Marcosano, coordinatore provinciale dei Circoli della Libertà e Gianluca Maculani, segretario e tesoriere del Circolo Viterbo Uno. I due esponenti, nonché miei grandi amici, sono portatori di un serio e ambizioso progetto per rendere Viterbo una città sempre più vivibile e competitiva. Posso dire questo perché conosco bene sia Andrea che Gianluca e sono sicuro del competente contributo che questi potranno dare alla città di Viterbo, metteranno a disposizione della gente il loro tempo e la loro professionalità».