Riceviamo e pubblichiamo - Il sindaco di Vitorchiano, Gemini Ciancolini, appoggia pienamente le dichiarazione del candidato sindaco dell’Udc Rodolfo Gigli, sulla questione della società Talete, apparse su tutti i quotidiani locali.
Le provocazioni del sindaco di Corchiano Battisti incontrano appieno la posizione su cui si è schierato da tempo il primo cittadino di Vitorchiano, ribadendo in più occasioni, la volontà di contrastare la privatizzazione del bene pubblico da parte della società Talete.
Numerosi interrogativi sono stati avanzati, la settimana scorsa in merito alla confusa gestione del servizio idrico da parte della Talete, pubblicati e apparsi su tutte le testate giornalistiche locali.
Il nocciolo della questione è sintetizzato dalle conclusioni tratte da Gigli: “credo si stia costituendo un mega carrozzone, destinato, più che a gestire correttamente, a dare collocazione a personaggi di seconda e terza fascia della politica viterbese. - e conclude- Di questi aspetti mi sembra nessuno ne parli, ma soprattutto mi sembra di aver appurato che si sta affrontando una questione che non interessa ne preoccupa alcuno” .
Il sindaco Ciancolini prende la parola e ribadisce: “Sono mesi che lancio continui appelli affinché si faccia chiarezza sulla gestione del servizio idrico della società Talete.
Mozioni e interrogativi riguardo alle procedure e ai consuntivi sono stati avanzati da tempo sia alla Procura della Repubblica sia alla Prefettura, affiancato dall’imminente referendum consultivo della popolazione di Vitorchiano”.
Se quella del sindaco di Vitorchiano fino ad ora è stata una crociata quasi solitaria, ora si sta offrendo la condizione, per richiamare l’attenzione e al senso del dovere, verso i cittadini, di tutti i sindaci appartenenti all’Ato (ambito territoriale ottimale), in carica, uscenti e candidati, nel cercare di avere risposte esaustive sull’amministrazione delle risorse idriche e sciogliere la matassa di quesiti irrisolti che avvolge la questione dell’acqua pubblica territoriale.
Si è giunti a parlare di privatizzazione indiscriminata del bene pubblico.
A questo proposito il primo cittadino di Vitorchiano pone dei quesiti a cui fino ad ora, non ha avuto risposta, con la speranza, almeno, di sviluppare una reflessione comune e che il tema dell’acqua, inizi a “interessare e preoccupare” i soggetti incaricati.
Perché l’aumento del capitale sociale, che molti comuni hanno versato mentre altri si sono astenuti non è stato mai registrato?
Perché il trattamento di fine rapporto dei lavoratori della Robur (la precedente società di gestione idrica di Viterbo) ora dipendenti della Talete, non è stato mai indicato?
Perché un comune con 1 quota partecipa e vota al consiglio d’amministrazione come un comune che ne ha 850?
Inoltre, dai bilanci della Talete, risultano cospicui insoluti, ne dobbiamo dedurre l’ingresso preponderante della banche?
A questo punto, il sindaco Ciancolini invita a chiedersi se è un caso di omissione di dati o porre in discussione le modalità di gestione manageriale del sistema idrico da parte della Talete.
Si augura che non sia solo un gioco politico!
L’amministrazione comunale
Vitorchiano