- Sposetti: Bambini architetti di una città accogliente
“Vogliamo cominciare coi bambini un lavoro: abbiamo bisogno dei loro consigli, del loro aiuto. Ha ragione chi sostiene che la città di oggi è diventata per loro il bosco delle favole. Una volta, infatti, i bambini aveva paura del bosco, abitato da lupi e streghe cattive, mentre si sentivano al sicuro in città. Ora le parti si sono rovesciate: la città è diventata per i piccoli ostile, aggressiva e pericolosa. Anche a Viterbo, i bambini sono scomparsi da strade e piazze. Si incontrano soltanto in pochi spazi, troppo spesso inadeguati”. Così il candidato sindaco, Ugo Sposetti, a seguito della visita di questa mattina a Pratogiardino.
“Capita continua Sposetti - che i grandi si dimentichino di quando erano bambini, che non ricordino le cose importanti e necessarie per viver bene questo tempo della vita e che non rammentino quali sono i sogni, i desideri, le speranze che si hanno quando si ha tutta la vita davanti a sé. Dobbiamo lavorare insieme a loro perché vogliamo cambiare la città”.
“Negli ultimi anni, le piazze e le strade della città di Viterbo afferma - hanno perso la loro originaria funzione di connettivo urbano, di luogo dell’incontro. In questo modello di sviluppo, i bambini della nostra città hanno perso i loro spazi naturali di gioco e di ritrovo. Serve, invece, una città che ripensa criticamente le proprie scelte e si affida ai bambini, consapevole che questi rappresentano in maniera emblematica le esigenze di tutti i cittadini più deboli”.
Quindi, la proposta di Sposetti. “Chiamerò annuncia - i tecnici della città insieme ai bambini ad intervenire sugli ambienti, sugli spazi e sui servizi per i quali è prevista una ristrutturazione. L’obiettivo sarà quello di raccogliere dai più piccoli le loro esigenze, interpretare con loro i bisogni della comunità, avere da loro idee e proposte per arrivare a definire progetti che possano godere della creatività dei bambini”.
“Un progetto spiega Sposetti - che impegnerà l’amministrazione a tener conto delle proposte che emergeranno. Questo penso sia lo spirito giusto per educare alla cittadinanza. Non si impara sui libri a diventare cittadini, non servono né le belle lezioni né l’intervento dei vigili urbani: la cittadinanza non si studia, si esercita. Bisogna avere il coraggio di dare ai bambini la consapevolezza di avere dei diritti e di dare loro strumenti per rivendicarli e per difenderli”.
“Sono convinto conclude - che attraverso questo impegno, loro sapranno rispondere adeguatamente alle nostre aspettative, impareranno cose che gli serviranno tutta la vita e probabilmente ci insegneranno qualche cosa”.
Comitato Ugo Sposetti sindaco
Marini e il "Progetto sviluppo Tuscia"
Riceviamo e pubblichiamo - Aeroporto, termalismo e centro storico sono state le domande poste a Giulio Marini, candidato sindaco del Popolo della Libertà sostenuto anche dalle liste “Ego sum leo” e “Viterbo vola” dai rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno ideato il “Progetto: Sviluppo Tuscia”, nato per promuovere lo sviluppo del territorio viterbese attraverso l’elaborazione di idee, sinergie e progetti.
“Progetto: sviluppo Tuscia”, che può contare su importanti partners quali Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Università Lumsa, Associazione Consumatori Adoc, International Consulting e Sviluppo Servizi, è stato illustrato ieri pomeriggio al Pianeta Benessere al candidato sindaco Giulio Marini.
Nel corso dell’incontro dibattito Marini ha evidenziato l’importanza di dare vita ad un’amministrazione aperta, partecipata dalle più importanti realtà economiche e imprenditoriali, l’unico metodo, a suo avviso, che permetterà alla città di Viterbo di dettare le regole del gioco nella partita dell’aeroporto, riuscendo ad imporre al concessionario gestore quelle condizioni necessarie a produrre ricadute economiche ed occupazionali a vantaggio dei viterbesi.
Per quanto riguarda il termalismo, invece, Giulio Marini ha evidenziato la necessità di ampliare gli impianti esistenti e l’opportunità di estendere l’offerta dei prodotti, raccogliendo in questo caso le osservazioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria intervenuti ieri circa un mutamento del turismo termale. Se fino a qualche tempo fa erano più gli anziani a rivolgersi a queste strutture con fini curativi, ora è la ricerca del benessere a motivare una clientela certamente più giovane e con esigenze più differenziate.
Infine sul centro storico Marini ha ribadito la carenza di infrastrutture che ha determinato l’esodo dei residenti, e dei visitatori in genere, fuori le mura. Da qui la priorità per il candidato sindaco del Pdl di realizzare nuovi parcheggi, ne mancano ben 2500 solo per i residenti, e tutti gli altri interventi necessari a garantire la qualità della vita per chi decide di abitare il quartiere antico.
Comitato Giulio Marini sindaco
Come rilanciare l'impianto termale comunale
Un definitivo rilancio dell’impianto termale comunale, passa obbligatoriamente per l’ampliamento della ricettività alberghiera dello stesso, finora è stato penalizzato dalla scarsità delle camere, l’ottimizzazione della parte esterna dell’impianto, maggiori servizi.
Una struttura, quella delle Terme dei Papi, che nel 1984 era classificata di 4^ categoria, il minimo, che è stata portata dal gestore privato alla 1^superiore, massima valutazione dal punto di vista medico prevista in questo settore.
Favorire la continua valorizzazione dell’impianto vuol dire stare al passo con le altre realtà del settore italiane, non bisogna dimenticare che chi non si aggiorna e non si migliora in poco tempo si ritrova fuori dal mercato.
Dare il via al piano agricolo termale, già approvato dal Consiglio Comunale, in maniera che non ci sia più l’uso improprio di acqua termale e si eviteranno problemi relativi alla minore portanza delle sorgenti principali che si verificano soprattutto in estate.
Per arrivare poi ad avere un vero polo termale sarà indispensabile una sinergia tra enti e privati che consenta di rimettere in funzione anche le ex Terme INPS, costruite negli anni ’50 e favorire interventi privati tendenti alla cura di gravi patologie debilitanti.
Collegare poi queste realtà con il centro cittadino svilupperà le attività collaterali collegate alle giornate curative e consentirà di proporre dei veri e propri pacchetti turistici da proporre insieme ai profili curativi.
Enrico Maria Contardo
Candidato Pdl
Proposta per campi da calcio in erba sintetica nella città
Da circa 20 anni, come Vice Presidente del Barcomurialdina calcio, conosco giocando con le nostre squadre negli impianti sportivi della città lo stato in cui si trova l’impiantistica sportiva cittadina.
La realtà che rappresento non è una eccezione in proposito.
Anche il campo sportivo di Via dei Monti Cimini, costruito su nostra iniziativa, è rimasto negli anni incompleto per servire adeguatamente i tanti ragazzi che lo utilizzano.
Mancano strutture fondamentali come altri 2 spogliatoi, un punto di ristoro e una sala riunioni. Il campo di gioco è in terra battuta e nell’ultimo anno non è stata effettuata dal Comune la necessaria manutenzione.
Per dare una svolta servirebbe di “gettare il cuore oltre l’ostacolo” puntando anche per la città di Viterbo a realizzare, negli impianti sportivi dei quartieri più frequentati, campi in erba sintetica di ultima generazione e pannelli solari per la produzione di acqua calda per il risparmio energetico.
Impianti moderni e funzionali con queste caratteristiche stanno nascendo anche nella nostra provincia per l’interessamento delle Amministrazioni Comunali che accedono ai finanziamenti del credito sportivo; ma non nella città capoluogo.
Intervenire è possibile se c’è la volontà politica di farlo.
Su questo tema sarebbe anche possibile impegnare le società sportive dilettantistiche che attualmente gestiscono gli impianti su concessione del Comune di Viterbo con rinnovo triennale della gestione.
Una proposta potrebbe essere quella di assegnare alle società sportive una gestione dell’impianto pluriennale (almeno 10 o 15 anni) chiedendo alle stesse di destinare una parte delle loro entrate al pagamento degli interessi sul mutuo che il Comune può contrarre per questo progetto con il credito sportivo.
Ciò consentirebbe di destinare al miglioramento degli impianti sportivi della città somme di denaro che attualmente vengono dirottate dalle società sportive in modo improduttivo al pagamento dei rimborsi, spesso faraonici, dei calciatori dilettanti delle loro prime squadre.
Con un po’ di volontà e di impegno si possono fare tante cose.
Anche Viterbo può giocare al calcio in impianti al passo con i tempi moderni.
Maurizio Pollastrelli
Candidato Lista Pd