Riceviamo e pubblichiamo - L’annosa questione del canile di Bagnaia so essere un tema caro a molti, moltissimi viterbesi, impegnando negli anni persone di grande cuore e sensibilità.
Nel Programma della Sinistra Arcobaleno, che mi pregio ora di rappresentare, non all’ultimo punto sono stati inseriti i diritti degli animali non umani come parte integrante della tutela ambientale, dei beni comuni, della biodiversità e come paradigma laico e critico al sistema economico iperproduttivista e distruttivo.
Se a livello nazionale abbiamo sottoscritto un programma degli impegni proposto dalla LAV, dopo un confronto sul tema con la sezione territoriale, sento il dovere di impegnarmi affinché anche questi temi siano finalmente affrontati con pragmaticità ed efficienza all’interno della prossima amministrazione comunale.
In questo verso continuerà ad essere indispensabile la collaborazione con l’associazionismo cittadino che può fornire le necessarie competenze per ammodernare anche nel nostro comune la cultura della convivenza con i nostri amici, facilitando anche la risoluzione di questioni finanziarie attinenti a numerosi aspetti della questione.
Bisognerà, allora, avviare da subito monitoraggi sulle presenze faunistiche, risolvendo in modo organico eventuali problematiche emergenti, e fare in modo che chi si occupa delle colonie feline, del randagismo o del recupero di fauna in difficoltà abbia riconosciuto e facilitato un lavoro meritorio che spesso si sostituisce alle carenze della pubblica amministrazione. Bisognerà, quindi, costruire con tutti gli attori interessati una rete operativa efficace e collaborativa.
Sul Comune di Viterbo pesa da tempo una cattiva gestione del fenomeno del randagismo, tanto da essere balzati più volte ai disonori della cronaca nazionale per l’annosa e vergognosa questione del canile di Bagnaia. Considerato che numerosissimi cittadini e cittadine hanno mostrato la loro preoccupazione per la sorte degli animali detenuti; considerato che ad oggi la filosofia più diffusa e moderna nella pubblica amministrazione è quella di investire nella prevenzione del fenomeno degli abbandoni con attività di sensibilizzazione ed educazione di tutte le parti sociali; considerando che le giunte succedutesi non hanno determinato la benché minima svolta in tal senso, impegno me stesso a farmi portavoce di politiche e programmi educativi e per l’insediamento della tanto attesa struttura canile di ridotte dimensioni e adeguata alle esigenze territoriali e degli animali detenuti, facendo in modo che i processi di adozione che la Legge Finanziaria ora affida all’associazionismo abbiano finalmente i loro effetti positivi anche sul bilancio comunale.
Trovo importante che, per il benessere degli animali ospitati e per la qualificazione di un mestiere importante come quello che implica l’accudimento di esseri viventi in difficoltà, chi dovrà occuparsene debba avere una formazione adeguata e costantemente aggiornata.
Condivido anch’io il pensiero secondo cui il riconoscimento dei diritti agli animali passa per l’assunzione di doveri da parte nostra, così mi piace concludere citando Norberto Bobbio: “Mai come nella nostra epoca sono state messe in discussione le tre fonti principali di diseguaglianza, la classe, la razza e il sesso.
La graduale parificazione delle donne agli uomini, prima nella piccola società familiare, poi nella grande società civile e politica, è uno dei segni più certi dell’inarrestabile cammino del genere umano verso l’uguaglianza. E che dire del nuovo atteggiamento verso gli animali?
Dibattiti sempre più estesi sulla liceità della caccia, i limiti della vivisezione, la protezione di specie animali diventate sempre più rare, il vegetarianesimo, che cosa rappresentano se non le avvisaglie di una possibile estensione del principio di eguaglianza al di là addirittura dei confini del genere umano, un’estensione fondata sulla consapevolezza che gli animali sono eguali a noi uomini per lo meno nella capacità di soffrire?”.
Enrico Mezzetti
Candidato alla carica di Sindaco della Città di Viterbo per La Sinistra L’Arcobaleno