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Grillo interviene attraverso Skype
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Anelli e i grillini
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- Squilla Skype. Dall’altra parte c’è Beppe Grillo.
Non è potuto essere a Viterbo fisicamente, ma si è comunque voluto far sentire nell’ultimo scorcio di campagna elettorale a sostegno di Giuseppe Anelli, candidato sindaco per la lista in cui Grillo ci ha messo la faccia. In videochiamata, come sfondo una libreria, su maxischermo saluta un centinaio di persone nella sala conferenza della Provincia.
“Mi fa impressione vedere tanti incensurati tutti insieme”. E scatta il primo applauso. “Sento dei fischi”. La tecnologia a volte può tradire.
Si scusa per non essere presente di persona. Ma le richieste sono tante. “Ne ho a decine sostiene mi chiedono d’essere ovunque, ma voi vedo che siete organizzati. Avete anche un tesoriere. State messi meglio della Brambilla”.
Sono dieci minuti di quasi monologo. In perfetto stile Grillo, con Anelli che di tanto in tanto s’insinua per fare domande o lanciare provocazioni, dall’altra parte del video subito raccolte.
Si dice ottimista. “Noi siamo perdenti dice ma dobbiamo combattere contro questi settantenni ormai in bianco e nero”.
Poi rivolgendosi a quelli in sala: “Voi siete come l’aviaria prosegue v’insinuate nei polli. Ne basta uno di voi per infettare tutti”. Quindi viene informato che a Viterbo per chiudere la campagna elettorale Pd arriverà Sabrina Ferilli e lui ha pronta la contromossa.
“Allora vi faccio vedere le tette anche io”. L’effetto francamente non è lo stesso.
Domani arriva Fini. “Ma è la badante di Berlusconi sostiene avete visto i suoi incontri? Ci sono 500 persone, il resto sono fondali con i cameraman che fanno il triplo salto carpiato per far vedere che c’è gente. Sono tombe. Sono salme”.
Anelli riesce a farsi scucire una promessa. “Se anche una persona nostra entra in Comune, sarò a Viterbo”.
Prima di salutare, un veloce messaggio promozionale. “Non dimenticate il V day del 25 aprile”. Quest’anno è dedicato alla stampa. Togliere i finanziamenti pubblici ai giornali ed eliminare l’ordine dei giornalisti per migliorare l’Italia.
Quindi il saluto finale alla platea che non poteva che essere un “Vaff…”. Anche questo è Grillo.