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Casini alla Quercia
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Nando Gigli
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La platea
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- Prima o poi tutti devono passare dal centro. E prima, ma anche poi Pierferdinando Casini torna a passare da Viterbo.
Campagna elettorale alle battute finali e stasera il leader Udc è tornato nella città dei Papi. L’ultima volta c’era stato a dicembre. Il clima era da auguri, al voto ancora non si pensava e Candido Socciarelli era ancora dentro.
Per l’incontro di oggi, stessa sala e stessa gente. Circa cinquecento. Non tutti ce l’hanno fatta a entrare. Tanto che Casini parlando ha dovuto fare pure da cerimoniere, invitando quelli fuori a farsi avanti, magari salendo sul palco. Tra i presenti, bizzarramente, anche Daniela Bizzarri.
Tanta politica nazionale, ma anche indicazioni sulle comunali, nel suo discorso. “Io spero che Gigli vada al ballottaggio dice , ma se così non dovesse essere, la strada da scegliere, qualunque essa sia, va chiesta ai nostri iscritti”.
Spazio alle primarie, mentre poco prima ai cronisti che gli avevano chiesto quale fosse l’orientamento del partito aveva risposto che gli organi locali hanno ampia possibilità di manovra.
E a Viterbo in particolare, dove c’è Gigli. “Lo voglio ringraziare spiega Casini per essere sceso in campo ed essersi messo a disposizione del partito come gli avevo chiesto qualche mese fa. E’ un vecchio lupo di mare anche se qui il mare non c’è, ma è vicino”.
Arriva alle 18.30, un po’ in ritardo, ma nel frattempo ci aveva pensato Gigli a intrattenere i presenti. Prima presentando i candidati, poi dando fondo a tutte le sue capacità oratorie.
“Piaccia o non piaccia noi in Comune ci saremo e pure con una bella pattuglia. Il risultato si concretizza negli ultimi giorni, per questo utilizzeremo tutte le ore che ci restano per arrivare al risultato sperato”.
Tre gli scenari possibili a palazzo dei Priori. “Governare la città osserva o essere determinanti per la formazione della prossima amministrazione o la terza ipotesi. Stare all’opposizione. Questa è una possibilità che non mi ha mai spaventato. Il ruolo della minoranza è determinante”.
Non può mancare un accenno all’aeroporto. “Sarà un vantaggio spiega per i giovani e per le attività commerciali. Io sono favorevole, ma non possiamo vivere nell’illusione che tutto sia positivo. Dobbiamo attrezzarci per favorirne la realizzazione”.
Tanto Gigli quanto Casini accennano a chi ha scelto di passare al Pdl. “Abbiamo perso qualche amico osserva il candidato sindaco forse interessato a garantirsi una sua presenza nelle istituzioni.
Una perdita ampiamente compensata dall’arrivo di altre persone”.
Mentre il candidato premier: “Per alcuni topi che abbandonano la nave spiega Casini - ci sono tanti voti che arrivano”.
A livello nazionale, no a inciuci. “Non ci saranno accordi spiega , non ho mai tradito il mandato degli elettori. Se Berlusconi o Veltroni non avranno i voti per governare, la sola scelta è che vadano a casa. Poi se ci chiamerà il presidente della Repubblica discuteremo.
In regioni come il Lazio noi avremo anche i senatori, superando la soglia dell’8%”.