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Viterbo - Arcionello
Ricci e Cinalli alla corte di Gigli
Viterbo - 10 dicembre 2008 - ore 0,30

Antonello Ricci

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- “La riserva naturale c’è e il futuro piano regolatore ne dovrà prendere atto”.

Tra Udc e Pdl è in corso uno scontro pesante sull’Arcionello e Antonello Ricci, fino a ieri promotore del Comitato per salvare l’area verde di Viterbo, oggi una volta incassato il risultato, tornato “semplice cittadino” dice la sua.

E lo fa in un luogo non a caso e non neutrale. La conferenza stampa convocata da Rodolfo Gigli per difendere il suo sì alla legge regionale che ha dato il via libera alla riserva naturale. Tagliando fuori la lottizzazione a Pian di Cecciole.

Anche se con i privati, il Comitato aveva raggiunto una sorta di compromesso. Accettando che si costruissero i 117mila metri cubi di edificazione, previsti nel piano integrato, per ottenere in cambio che tutta l’area restasse verde. Oggi il cemento scompare e così i soldi che i costruttori avrebbero versato.

Ma Ricci è ottimista sul fatto che i fondi per realizzare la riserva si possano comunque trovare.

“Con poco – dice – si può fare molto”.

Il poco a oggi ammonta a cinquantamila euro. Spendibili entro il 31 dicembre e previsti dalla legge regionale. Altri stanziamenti, l’assessore regionale competente ha promesso che ci saranno. Di anno in anno. Casse regionali permettendo.

Ma ieri, alla conferenza stampa Udc non c’era tra gli ospiti soltanto Ricci.

Era presente pure Umberto Cinalli, esponente di Legambiente.

Segno che un miracolo l’Arcionello l’ha già fatto. Unire tutti in nome della riserva naturale.

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