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Viterbo - La società Surrena che organizza gli imprenditori della zona: Siamo stati lasciati soli - Fotocronaca
Maltempo, il Poggino sotto metri d'acqua
Viterbo - 11 dicembre 2008 - ore 14,00

- Il Poggino allagato con punti in cui l'acqua raggiunge il mezzo metro. Questa la situazione che gli imprenditori si sono trovati ad affrontare non ieri ma questa mattina.

Il miracolo della siccità è finito - spiegano i responsabili della Surrena Spa, la società che si occupa dei servizi al Poggino -. Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da scarse piogge invernali e primaverili e ciò nonostante la Surrena, dando voce agli operatori del Poggino, faceva da Cassandra ventilando un ipotetico pericolo delle acque alte con successivo isolamento della zona e fermo delle attività specialmente delle attività commerciali. La previsione si è avverata.

Fra tutte le opere di urbanizzazione, necessarie e già pagate dagli operatori (legge Bucalossi), quella dello smaltimento delle acque bianche è sempre stata considerata la meno urgente.

Purtroppo, l’edificazione di quei terreni verso cui l’acqua naturalmente si incanalava, il completamento della zona artigianale della Teverina, la particolare pendenza del nostro territorio e la mancanza di naturali vie di deflusso delle acque piovane hanno peggiorato la situazione".

Questa mattina la "sorpresa".

"Finalmente stamattina ci siamo sentiti tutti “Veneziani” - affermano i responsabili della Surrena - , mancavano le passerelle per superare il fiume d’acqua e fango che attraversava via della Meccanica e invadeva via dell’Industria impedendo la circolazione e quindi le normali attività lavorative.

Tutto questo senza soluzione, in quanto poco possono gli uomini inviati dall’amministrazione comunale se non aprire pochi e sparsi tombini che non riescono comunque a smaltire l’acqua.

La stessa situazione si ripete in strada Poggino, via dell’Agricoltura, via del Lavoro e via dei Sindacati.

Una volta che sarà defluita l’acqua ci troveremo ad affrontare un altro grosso problema: le voragine che si sono aperte in tutto il manto stradale con grave pericolo sia per gli automezzi che per i poveri motociclisti che si transiteranno per la zona nei prossimi giorni.

Siamo in tempi di grave crisi, le nostre aziende quanto potranno resistere in questa situazione?".

Gli imprenditori denunciano il fatto di essere stati lasciati soli.

"Questa non è stata una “Bella” zona poi decaduta: è nata con il sudore degli imprenditori che hanno continuato a credere nelle loro aziende, anche se lasciati continuamente soli dalle diverse amministrazioni comunali, nessuna delle quali è senza responsabilità.

E’ impensabile che chi produce ricchezza è lavoro per la città venga abbandonato in una situazione che ha veramente dell’incredibile.

E’ una vita che ci sentiamo rispondere che Viterbo non ha i finanziamenti per la realizzazione di queste opere, fra poco potremmo dire che gli imprenditori non hanno i fondi necessari per finanziare, come già stanno facendo, l’amministrazione comunale, né nessuno dei faraonici progetti che la città si appresta a varare.

La nostra zona Industriale, commerciale, artigianale, non può essere considerata come una delle tante zone periferiche di cui vergognarci, ma in cui non si va mai.

La percentuale di persone che la frequenta è altissima, come sono tanti gli imprenditori provenienti da altre regioni o da altre nazioni, che una volta raggiunte le nostre aziende dopo, mille spiegazioni e continue scuse per giustificare il degrado della zona industriale decideranno di non visitare il nostro bellissimo centro storico.

Passata l’emergenza tutto continuerà come prima? Speriamo di no.
Agli imprenditori chiediamo di non lasciare sola la Surrena, all’amministrazione di non licenziarci come semplice mendicanti. La situazione è grave ma i problemi possono essere affrontati e risolti solo se collaboriamo".

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