Riceviamo e pubblichiamo - Delle due l’una: o ha frainteso o chi ha scritto quelle parole non è Sergio Mancinelli; sinceramente non credo abbia voglia di fare simili figure.

Visto che la coda di paglia ha preso fuoco, occorre fare le ultime precisazioni del caso. Non ci siamo accorti solo ora dei danni fatti negli anni novanta, è solo che oggi stanno arrivando le sentenze immediatamente esecutive e da bravi amministratori, senza mani callose ma preparati, stiamo ponendo rimedio.

In breve ricordiamo a Mancinelli che è toccato all’amministrazione Antonelli, di cui lo stesso ha fatto parte, votandone le scelte quando non in galante fuga per conto terzi, metter mano alle richieste inoppugnabili riferite a quegli anni; nessuno lo ha mai accusato; il giudizio sul suo operato compete ad altri, non a noi ma se del caso alle competenti magistrature contabili.

È un fatto però che è toccato all’attuale amministrazione pagare 34mila euro per regolarizzare le posizioni contributive dei lavoratori dell’ente riferiti ai mancati versamenti INPS dal 1990-1999; è un fatto che la vicenda Trulli, anni 1998 e 1999, se pur non configura fattispecie di reato costa all’ente una perdita di quasi 273.000 euro per legna che qualcuno ha tagliato ma non ha pagato; è un fatto che toccherà a questo consiglio porre rimedio a 140mila euro di parcelle per spese legali riferiti a vicende giudiziarie passate e incarichi dati da altri e senza impegno di spesa; è un fatto che la vicenda Iva e Irpeg, legata al campeggio anni 1996-1999, impone all’ente, in quanto immediatamente esecutiva un esborso pari ad euro 480 mila più sanzioni pecuniarie per 430.252.
Tutto questo alla faccia della leggerezza.

Sull’onesta di Mancinelli sono il primo a giurare, ma per essere un buon amministratore non basta, si può sbagliare in buona fede, non è intellettualmente onesto però sparare su chi pone rimedio agli errori altrui.

Magari da ex vice presidente sarebbe bene sapere lo stato dei procedimenti e il loro grado di giudizio, visto che la gran parte dei contenziosi sono oggi in Cassazione e non al Tar.

Magari da uomo politico sarebbe bene non lanciare illazioni sul campeggio quando ci sono documenti firmati dal suo stesso partito, che comprovano scelte diverse in capo all’amministrazione. Magari da uomo di partito farebbe bene a non prendersi impegni sulle alleanze con altre forze politiche visto quanto accade in Provincia e considerato che sono i suoi compagni ad andare a braccetto con Forza Italia e Alleanza Nazionale.

Magari da uomo che ha amministrato la cosa pubblica sarebbe meglio non dire nulla su fantomatici 3000 ettari regalati all’Agraria di Tarquinia, magari da uomo e basta sarebbe meglio chiudere questa polemica che non gli appartiene.

Quanto alla vicenda Ici ancora una volta Mancinelli si è perso qualche puntata, semplicemente se invece di cavalcare la tigre su istanza dei soliti noti così tanto di sinistra da far vincere la destra, avesse affrontato i reali problemi, avremmo risparmiato altre spese legali, peraltro non impegnate.

Siamo certi che da 33 anni all’Università Agraria Mancinelli sia uscito più povero di quando è entrato, ma di certo stessa sorte è toccata all’Università Agraria.
Il presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli