Riceviamo e pubblichiamo - Cara Miranda, ti scrivo queste poche righe per manifestare il mio pieno sostegno alle ragioni che hanno condotto la Cgil a promuovere lo sciopero generale indetto per la giornata di domani.

Gli avvenimenti di queste settimane e il confronto parlamentare sul decreto anticrisi varato dal Governo, hanno fornito un quadro completo circa gli effetti della manovra.

Una manovra che rischia di allontanarci dall’Europa, una manovra fatta di norme una tantum, priva di risorse adeguate.

Un decreto anticrisi che finanzia le spese con maggiori entrate innalzando la pressione fiscale in controtendenza rispetto a quanto deciso nei recenti vertici economici mondiali.

Un decreto che crea tanta burocrazia ma nessun posto di lavoro e non offre protezione alla grande platea di lavoratori con contratti a termine che rischiano così di rimanere senza lavoro nei prossimi mesi.

Una manovra che complessivamente non individua adeguate vie d’uscita dai gravi problemi che attanagliano il paese, le famiglie e i lavoratori .

Per queste ragioni ritengo necessario una rivisitazione complessiva del provvedimento in Parlamento anche attraverso un confronto con le parti sociali.

Rimuovere il merito per creare ostilità strumentali, sminuire la portata della mobilitazione, con analisi spesso superficiali rischia di aumentare la distanza del Governo dal paese reale.

Lo sciopero di domani porge al paese, al governo, ai partiti e al Pd un messaggio di responsabilità e di cambiamento che non possiamo permetterci il lusso di sottovalutare in alcun modo.

Uno sciopero che servirà per mettere in campo proposte e soluzioni.

Una mobilitazione che parlerà alla nostra provincia e alle aspettative di migliaia di lavoratori e pensionati .

Nel formularti i miei migliori auguri per una buona riuscita delle iniziative, organizzate con il solito straordinario impegno, colgo l’occasione per salutare i compagni e gli amici della Cgil.

Ugo Sposetti