Riceviamo e pubblichiamo - Ho volutamente aspettato alcuni giorni per rispondere con più serenità ad Antonelli, ma ritengo che si sia superato ogni limite per tentare di giustificare la mia “cacciata” e la situazione di attuale difficoltà dell’ente.
Oggi, alla fine del 2008, il Presidente Antonelli “scopre” che negli anni novanta avrei fatto disastri. Perché allora nel 2005 mi ha nominato vice presidente essendo io il responsabile di tante sciagure? Se ne accorge solo ora, dopo che ho sollevato obiezioni per le trattative private con i Sacchetti e per le spese della Fiera Cavalli?
Sono stato “cacciato” per non aver dato la copertura politica a queste scelte.

Sia io che il mio partito siamo pronti a sottoscrivere un impegno che non faremo mai accordi con Forza Italia, Alleanza Nazionale e Udc perché siamo alternativi e abbiamo concorso in liste contrapposte.

Sfidiamo il Partito Democratico a sottoscrivere la stessa dichiarazione. Non credo che possa farlo.

Quanto ai debiti vorrei ricordare:
1.Sul mancato incasso della ditta Trulli è vero che sono stato indagato dalla magistratura ma sono stato assolto con formula piena.

2.Il pagamento dell’ICI fatto al Comune è stato effettuato dalle Amministrazioni successive alla mia e le sentenze mi hanno dato ragione perché l’Università Agraria è un ente pubblico e l’ICI non è dovuta.

Ancora una volta hanno data ragione allo zappaterra. A proposito sarebbe bene che l’Università Agraria si facesse rimborsare l’ICI che il Comune ha indebitamente preteso ed incassato. Si tratta di cifre modeste, solo qualche milione di euro.

3.È vero che dal ’96 al ’99 la Guardia di Finanza contestò la mancata tenuta dei libri contabili del campeggio. Lo stesso Antonelli ammette però che i ricorsi che abbiamo presentato relativi al ’96 e ’97 hanno dato ragione all’Università Agraria. Per il 1998 e 1999 va quindi presentato lo stesso ricorso al TAR che non potrà che accogliere le stesse osservazioni dell’ente, avendolo già fatto per i due anni precedenti. È quanto propongono tra l’altro i legali dell’Università Agraria.

Voglio infine ricordare ad Antonelli ed al Partito Democratico che, con la mia attività, ho aggiunto altri 3.000 ettari al patrimonio dell’Università Agraria che oggi gestite con qualche leggerezza di troppo.

Mi avete mandato via senza un motivo serio, sono comunque lieto di uscire dall’Università Agraria più povero di quando ci sono entrato 33 anni fa.
Senza rancore.
Sergio Mancinelli