La Cassia ridotta a un pericoloso colabrodo

Riceviamo e pubblichiamo - Si legge su una nota della provincia che l’amministrazione provinciale si sta dando molto da fare per limitare i disagi sulle strade dovute al maltempo.

Mi chiedo se il presidente Mazzoli e l’assessore Rizzello recentemente hanno percorso la Cassia che da Viterbo porta ad Acquapendente o Proceno.

La risposta è retorica, credo proprio di no.

La strada in questione che ogni giorno è percorsa da centinaia di automobilisti è ridotta un colabrodo. Una situazione del genere non si era mai verificata se non al tempo delle bighe o delle carrozze, percorrendo la strada, si possono vedere gli automobilisti che purtroppo sono costretti a farla, intenti nello schivare la miriade di buche che ormai hanno deformato e bucato tutto l’asfalto.

Una situazione paradossale, soprattutto se consideriamo che questa strada è una arteria fondamentale per il collegamento con i comuni del nord della Provincia e una via di comunicazione importante verso la Toscana e L’Umbria.

Si lo so adesso l’assessore dirà ma cosa possiamo farci quella è una strada dell’Astral, cioè della Regione, ma torno a chiedermi chi penserà alle condizioni di sicurezza di tutte quelle persone che ogni giorno la percorrono?

Perché il presidente Marrazzo non si fa un giretto da queste parti?

Perché l’Amministrazione Provinciale non fa la voce grossa con l’Astral per ripristinare le minime condizioni di sicurezza?

Invito il Presidente Mazzoli e L’assessore Rizzello ad attivarsi subito per cercare di risolvere in maniera urgente e concreta questo problema che ogni giorno riguarda la sicurezza di centinaia di cittadini.

Francesco Battistoni
consigliere provinciale F.I. verso il Popolo della Libertà