- Ho letto, con il solito interesse, l’intervento settimanale di Arnaldo Sassi su Tusciaweb.

Mi chiedo e gli chiedo, visto che lo reputo ancora un profondo conoscitore degli avvenimenti politico amministrativi locali, dove abbia assunto le informazioni sulle scelte urbanistiche fatte o da farsi, che richiama nel suo corsivo.
Scrive infatti: “Si continua imperterriti con la politica dei piani integrati (che, val la pena ricordarlo, rappresentano l’antitesi di uno sviluppo programmato e quindi armonico) e si lascia dormire una eventuale variante al Prg.”

Arnaldo sa benissimo che i piani integrati giacenti in Comune avranno una risposta, come dovuto e come in alcuni casi già stabilito dalla giustizia amministrativa.

Il fatto che sia un obbligo esaminarli non presuppone che siano ”inopinatamente” approvati.

La valutazione sarà, come più volte detto, frutto di una complessiva e generale analisi, proprio per evitare giudizi che si limitino ad una analisi non rispondente ad una visione generale del territorio.

Ma quello che Sassi non può non sapere è che nessuno, proprio nessuno, stia lasciando dormire la variante al Prg.

Siamo già partiti con l’individuazione delle norme di salvaguardia sulla zona aeroportuale; a breve daremo corso allo studio sulla mobilità cittadina che è, come ribadito, l’anticamera della variante generale che sarà frutto di un ampio dibattito, di scelte il più possibile condivise, che necessiterà della collaborazione e delle idee di tutte le forze politiche, produttive, ambientaliste e culturali di questa Città e che proprio per questo, in cinque mesi mi sembrerebbe un po’ difficile aver già definito.

Tralascio la polemica ormai stantia e di terza mano su via Aldo Moro, sulla quale abbiamo fermato i lavori, abbiamo fatto rispettare le distanze, stiamo monitorando la realizzazione della viabilità come precisato nelle prescrizioni date ai lottizzanti che, se non rispettate, porteranno ai necessari e dovuti provvedimenti.

Ma quello che più mi dispiace nell’articolo di Sassi è la motivazione che indica a sostegno della sua tesi e che, proprio perché credo conosca coloro che saranno chiamati a fare tali scelte, reputo offensiva e soprattutto immeritata.

Ad Arnaldo ricordo che “le mani libere per accontentare qualcuno” sono un concetto che in tanti anni di amministrazione e di vita politica, per quanto mi riguarda, non solo non ho mai sostenuto, ma ho sempre combattuto con la massima decisione.

Lui sa bene anche questo.
Se pensa che qualcosa mi faccia cambiare idea è sulla strada sbagliata.

Marcello Meroi
Vicesindaco di Viterbo - Assessore all'urbanistica