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Viterbo - Orte - Scrive il coordinatore del Pd Zeppa
"Primieri prenda atto del suo fallimento"
Viterbo - 12 dicembre 2008 - ore 16,00

Riceviamo e pubblichiamo - La giunta Primieri prenda atto della disgregazione della sua coalizione, il passaggio è dovuto.

A distanza di quattro anni dall'insediamento trovano spazio le prime considerazioni politiche sull'amministrazione.

Sin dagli albori si evidenziano grandi anomalie nella composizione della coalizione di governo: il Quadrifoglio comprende infatti due liste civiche e due partiti, un bacino elettorale variegato che attinge indifferentemente dalla destra e dalla sinistra, passando naturalmente per il centro.

A pochi mesi dal successo elettorale la prima crisi politica colpisce la Giunta Primieri: la Margherita mostra segni evidenti di dissenso e prende le distanze dal resto della coalizione. L'assenza di condivisione delle scelte operate nel Quadrifoglio spinge i Dl ad uscire dalla maggioranza, eccezion fatta per l'assessore Mauro Primieri che, a titolo personale, decide di lasciare il partito in cui milita, di non aderire al Partito Democratico (Partito in cui è confluita la Margherita) e di tenere stretta la poltrona su cui è seduto.

I consigli comunali si susseguono e in modo sempre più evidente si esplicita lo schema operativo del Quadrifoglio: prevaricazione nei confronti dell'opposizione, modi e toni da osteria, profilo scadente delle discussioni; un condominio mal amministrato.

Qualche mese fa la seconda crisi: Rifondazione Comunista esce dalla maggioranza ed anche stavolta, come accadde con Mauro Primieri, Angelo Ciocchetti abbandona il partito per mantenere la posizione di potere assunta.

Non possiamo quindi sfuggire a importanti considerazioni politiche.

La maggioranza Primieri nasce dall'accordo stipulato tra forze palesemente eterogenee. Gli unici partiti che ne fanno parte, in tempi diversi, decidono giustamente di uscirne. Due gravi crisi nel giro di cinque anni, due forze politiche che disapprovano l'operato della Giunta e causano una rottura netta con la stessa, un cedimento totale della coalizione presentatasi agli elettori nel 2004.

Ciò premesso la giunta Primieri non avrebbe più i numeri per governare. Le scelte personali di due assessori, iscritti ai rispettivi Partiti (Rifondazione Comunista e Margherita), evitano tutto ciò: Primieri mantiene saldo il timone grazie a Ciocchetti e Primieri Mauro, simbolo assoluto di incoerenza e artefici del salvataggio almeno numerico del sindaco. Il riassunto di tutta la vicenda è semplice: l'antipolitica al governo, la poltrona che sostituisce la coerenza, il potere come elemento di aggregazione.

Il Pd ripudia tutto ciò e considera la coerenza e la correttezza politica punti cardine del proprio operato. Poniamo alla cittadinanza questi elementi di riflessione, chiedendo di giudicare i propri amministratori anche alla luce delle anomalie emerse, convinti altresì che i valori sopracitati animino tanta parte dell'elettorato.

Il sindaco Primieri prenda atto del fallimento della sua operazione elettorale e si guardi intorno: dell'iniziale schieramento denominato Quadrifoglio rimane un bifoglio privato dei petali più significativi.

La sua maggioranza ormai esigua è l'emblema più rappresentativo della scorrettezza politica e della predominanza dell'interesse personale su quello politico. Il bifoglio non è più maggioranza nel paese, il patto di potere arriverà presto al capolinea.

Angelo Zeppa
Coordinatore Pd Circolo di Orte

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