- Sabato 13 dicembre alla Basilica Santa Maria della Quercia il vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli presiede la celebrazione eucaristica in occcasione della “Graduazione del Ceis”, ovvero l’ultimo atto dei giovani che hanno percorso il programma terapeutico in comunità per uscire dalla droga.

“Anche quest’anno, come nei 25 trascorsi – dichiara don Alberto Canuzzi, presidente del Ceis –  questi ragazzi comunicano a noi la gioia di essere usciti da situazioni difficili, che dalla droga si può uscire, ma sarebbe meglio non caderci”.

Una celebrazione piena di significato dove 10 ragazzi ringraziano tutti per l’aiuto ricevuto grazie al quale sono ritornati a vivere.

“Arrivare fino a questo punto da soli non sarebbe stato possibile, ma l’aiuto degli altri può cambiare la vita. Diciamo con umiltà che non siamo rimasti abbandonati, dimenticati, giudicati, disprezzati, ma siamo stati accolti con amore e con durezza, e ci hanno insegnato a non scappare più dalla vita, ma ad affrontarla con coraggio e dignità. Perciò Grazie a Dio che ci ha sostenuti nel duro cammino della Comunità. Grazie alla Chiesa di Viterbo che sostiene il Ceis e grazie al Ceis che ci ha accolti. Grazie ai nostri familiari che hanno sperato in noi anche quando noi eravamo disperati. Grazie agli amici che hanno camminato con noi, grazie ai volontari che ci hanno amati così come eravamo. Grazie a quanti si sono presi cura della nostra situazione, grazie agli operatori che hanno avuto cuore e intelligenza. Grazie alle istituzioni sociali che hanno collaborato. Grazie a tutti. Ora su questo terreno, dove abbiamo messo radici, possiamo crescere non più soli come nella morte, ma vivi a noi stessi e agli altri”.