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Viterbo - Regione - Società Italiana di Cardiologia
Un defibrillatore in tutte le scuole con almeno 1000 studenti
Viterbo - 13 dicembre 2008 - ore 18,00

- Un defibrillatore nelle scuole superiori con almeno mille studenti, gestito dai professori e dagli stessi ragazzi.

Il progetto parte a gennaio, con le prime "lezioni di cuore".

Si inizia con un corso-pilota a Roma seguito da altre iniziative in tutte le Regioni. Il primo passo è un defibrillatore in un istituto per regione, poi via via il progetto si amplierà.

"E’ un’importante iniziativa nata dalla stretta collaborazione fra la Società Italiana di Cardiologia, la Fondazione Italiana Cuore e Circolazione onlus e il Ministero della Pubblica Istruzione - dicono Francesco Fedele, presidente della Sic e Salvatore Novo presidente della Fondazione in occasione della giornata d’apertura del 69esimo congresso Sic a Roma - davanti al dramma rappresentato dalla morte improvvisa che in Italia colpisce una persona ogni nove minuti. Molte delle quali sono giovanissime".

Subito dopo le scuole il progetto si estenderà, come prevede una Legge che nelle prossime settimane viene discussa in Parlamento, ai grandi supermercati, ai cinema multisala, nelle fabbriche con almeno mille dipendenti, oltre naturalmente in tutti i luoghi dove c’è un grande affollamento.

Per quanto riguarda il defibrillatore nelle scuole l’avvio del progetto riguarda un corso dedicato alla rianimazione cardiopolmonare rivolto ai professori e agli studenti degli istituti di secondo grado.

Il primo corso-pilota partirà a Roma all’inizio del nuovo anno nella sede della Sic in Via Po 24. Saranno coinvolti un professore e uno studente per ogni regione.

"La morte improvvisa purtroppo non è rara tra i ragazzi - aggiungono Fedele e Novo - sui campi sportivi ma anche nelle scuole. I casi di morte improvvisa fra tutta la popolazione italiana si verificano entro un’ora dall’inizio dei sintomi in soggetti con o senza cardiopatia nota preesistente. Ecco perché è importante, addirittura fondamentale, intervenire precocemente prima con le manovre di rianimazione cardiopolmonare e successivamente con il defibrillatore. In Italia i casi di morte improvvisa sono 57mila ogni anno e rappresentano il 10 percento della mortalità totale e il 40 percento di tutti i decessi per causa cardiaca. La causa principale è la cardiopatia coronarica (80% dei casi) e l’evento finale responsabile è nel 90% dei casi un’aritmia. La tachicardia e/o fibrillazione ventricolare è quella più rappresentata (75-80% dei casi), seguita da bradiaritmia".

Il 69esimo congresso della Società Italiana di Cardiologia si è aperto oggi a Roma per concludersi martedì 16 dicembre.

Oggi pomeriggio, alle ore 18,00 si apriranno formalmente i lavori con una cerimonia inaugurale nella sede del congresso, all’Hotel Rome Cavalieri a Monte Mario.

Un momento importante del congresso si avrà domenica sera all'Auditorium Parco della Musica sala Santa Cecilia dove si terrà la sessione "Scientific Nightline" su "Le nuove frontiere della ricerca in cardiologia: dalla mappatura del genoma all'imaging molecolare".

Moderatori: Francesco Fedele e Francesco Romeo.

Tre le Letture: "La valutazione della ricerca in cardiologia" (Franco Cuccurullo, rettore dell’Università di Chieti e Presidente del Consiglio Superiore di Sanità), "Manipolazione genetica" (Giuseppe Novelli dell’Università Tor Vergata di Roma) e "Imaging molecolare" (Robert Bonow di Chicago).

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