Riceviamo e pubblichiamo - Per contrastare l'inquinamento globale e il surriscaldamento del clima, tra le scelte più necessarie e urgenti vi sono certamente le seguenti:
- ridurre l'automobilismo privato incentivando l'uso del trasporto pubblico, e della bicicletta per la mobilità personale sulle brevi distanze;
- ridurre per quanto possibile il trasporto a motore su gomma trasferendolo su rotaia;
- ridurre il trasporto aereo, in particolare riducendo drasticamente quello a fini di diporto.
Se non ve ne è necessità ci si deve spostare di meno, su distante più brevi, e comunque più lentamente.
I lunghi viaggi erano una volta esperienza di vita, incontro di umanità: se se ne devono fare, che tornino a essere questa piena esperienza.
Si possono e si devono valorizzare le nuove tecnologie della comunicazione per evitare di spostare le persone e gli oggetti quando è possibile trasmettere messaggi e documenti per via telematica; così come la teleconferenza rende inutili gli spostamenti per convegni e incontri di lavoro.
Presa coscienza dei "limiti dello sviluppo" e della finitezza delle risorse, occorre abbracciare quella prospettiva che gli studiosi negli ultimi anni hanno cominciato a chiamare "decrescita", e che ha invero con altre e varie denominazioni una lunga tradizione: e alla quale ci esortarono e ci esortano personalità come Mohandas Gandhi e Ivan Illich, come Murray Bookchin e Vandana Shiva, come Susan George e Serge Latouche.
Si deve condurre una vita più sobria, più solidale col resto dell'umanità, più responsabile nei confronti della biosfera, più sollecita del bene comune dell'umanità presente e delle generazioni future.
Anche per queste ragioni siamo impegnati contro la costruzione dell'aeroporto a Viterbo.
Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo