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Viterbo - Tarquinia - Si chiude il sipario sul "Premio Carderelli" - Soddisfatto il presidente Mazzoli
"Una settima edizione innovativa, in più appuntamenti"
Viterbo - 14 dicembre 2008 - ore 17,30

- Premio “Tarquinia-Cardarelli”: ieri sera si è chiuso il sipario sulla VII edizione.

Un’edizione segnata da diverse novità, come gli incontri con Vincenzo Cerami, Franco Cordelli, Roberto Cotroneo e Alain Elkan.

O come il processo virtuale e mediatico agli autori de “La casta”, ovvero Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella.

Fino all’evento conclusivo in una gremita chiesa di Santa Maria in Castello a Tarquinia, condotto dall'attore viterbese Pier Maria Cecchini, che insieme a Ilaria Occhini ha chiuso interpretando poesie e prose di Vincenzo Cardarelli.

Tutto sotto la direzione artistica di Massimo Onofri, professore di Letteratura italiana all’Università di Sassari.

Il premio - realizzato grazie a Regione Lazio, Provincia di Viterbo e Comune di Tarquinia, con il contributo di Confindustria Viterbo, Cassa Edile Viterbo, Autorità portuale di Civitavecchia – ha visto in giuria, oltre al presidente Onofri, personalità del calibro di Raffaele Manica, professore di Letteratura italiana all’Università di Roma, e del critico letterario Filippo La Porta.

“E’ stata una VII edizione – dice il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli – che è uscita dalla formula dell’evento unico, per diventare un percorso culturale che si snoda in più appuntamenti, con una forte caratterizzazione sulla critica letteraria. C’è stato inoltre un allargamento dei promotori, per realizzare un allargamento anche nella partecipazione. Questo, per noi, è il primo passo verso un rilancio nazionale e internazionale del premio”.

“Grazie alla collaborazione con la Regione Lazio e la Provincia di Viterbo, che ci hanno concesso la gestione diretta del concorso, il “Tarquinia–Cardarelli” è tornato a essere della città. Questa edizione, infatti – afferma il sindaco Mauro Mazzola – ha tracciato una nuova rotta. Il premio non deve essere una manifestazione slegata dalla realtà di Tarquinia, ma si deve trasformare in un evento in grado di coinvolgere la comunità e di esportare l’immagine della città fuori dei confini locali. Ed è ciò che è stato fatto. Grazie alla lungimirante impostazione data al concorso dal professor Massimo Onofri, eventi come “Incontri con gli autori” e il processo al libro “La Casta” hanno visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento. E si è dimostrata un’ottima idea anche coinvolgere gli studenti delle scuole superiori, che hanno mostrato vivo interesse nel confrontarsi con personaggi di altissimo spessore come Cerami, Cotroneo, Cordelli ed Elkann”.

“Abbiamo voluto un premio completamente innovato – spiega l’assessore alla Cultura della Provincia, Renzo Trappolini – e incentrato su eventi che fossero di promozione nazionale e internazionale, in un settore non coperto da altri. E la cosa è completamente riuscita. Un altro aspetto che ci interessava molto era la partecipazione della popolazione attraverso la sensibilizzazione alla critica, avvenuta negli incontri e nel processo. Il risultato finale è un livello scientifico altissimo, grazie a Onofri che ha lavorato molto bene. Molto importante anche il fatto che accanto alla critica letteraria sia stato dato anche un premio anche alla piccola e media editoria, novità che vogliamo ripetere. Insomma, come nel caso delle iniziative su Bonaventura da Bagnoregio, che porteranno il Papa a Viterbo, crediamo di aver costruito un altro evento di un certo spessore”.

“Il premio – conclude l’assessore alla Cultura del comune tirrenico, Angelo Centini – deve affondare le sue radici nella città di Tarquinia e allo stesso tempo elevarsi per diventare un punto di riferimento nel panorama dei concorsi letterari nazionali. In tal senso, credo che questa edizione rappresenti una svolta. Perciò ringrazio il professor Onofri, per l’eccellente lavoro svolto, gli artisti, le istituzioni pubbliche e private e tutti coloro che hanno consentito di realizzare un evento di qualità e di annullare la distanza tra il concorso e la comunità tarquiniese, coinvolgendola nelle varie iniziative legate alla manifestazione principale”.


I premiati

Premio per la critica letteraria internazionale
Antoine Compagnon

Premio per la critica letteraria italiana
Alfonso Berardinelli

Premio di poesia
Anna Cascella Lucani

Premio per la piccola e media editoria
Minimum fax

Premio per l'opera prima di critica letteraria: ex-aequo
Chiara Fenoglio: Un infinito che non comprendiamo. Leopardi e l'apologetica cristiana dei secoli XVIII e XIX
Fabrizio Patriarca: Leopardi e l'invenzione della moda.

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