- Dopo le fiamme, il gelo.
Sono senza riscaldamenti da giorni, le dieci famiglie del palazzo di via Tagete 17, andato a fuoco lo scorso 4 dicembre.
L'incendio, oltre a provocare danni per decine di migliaia di euro, ha lasciato quaranta persone al freddo. Tra cui anziani e bambini.
Tutto il palazzo, infatti, è rimasto a corto di gas, non solo per i riscaldamenti, ma anche per alimentare i fornelli.
E c'è persino chi, come i residente dell'ala sinistra del palazzo, non ha potuto utilizzare i bagni per giorni, dopo l'incendio. Perché le fiamme hanno completamente polverizzato le tubature, ora nuove di zecca.
“Andiamo avanti a forno elettrico e stufette – raccontano i residenti, esasperati -. Ma i disagi ci sono e si fanno sentire. Non resta che aspettare... I lavori proseguono. Con molta lentezza”.
Il locale dove si trovavano i contatori, infatti, al primo piano, è stato letteralmente invaso dalle fiamme.
Impossibile, per gli operai, iniziare i lavori prima che la zona fosse messa in sicurezza.
Qualcosa, però, è stato fatto.
“Sono stati sistemati i telai per poter fare gli attacchi del gas – affermano gli abitanti del palazzo -. Le tubature interne, andate a fuoco e poste sotto sequestro, dovrebbero essere sostituite da una rete di tubi esterna, protetta da un gabbiotto.
Lunedì, poi, dovrebbero portarci il telaio di ferro con i portelloni per coprire i contatori.
Speriamo bene. Ma una cosa è certa: non passeremo il Natale al caldo”.