- Si è tenuta sabato scorso la consueta festa in seno all'associazione dei donatori di sangue.

L'iniziativa, curata direttamente dal consiglio direttivo dell'Avis cittadina, è riuscita sotto tutti i punti di vista.

Il programma è stato incentrato sulla figura predominante e sull'importanza del donatore di sangue, figura di assoluto spicco nel panorama sociale.

Alla santa messa celebrata dal parroco Don Giuliano, in memoria di tutti gli avisini scomparsi, hanno preso parte, oltre ad un folto gruppo di soci e simpatizzanti, le massime autorità civili, militari, religiose e del mondo dell'associazionismo locale.

Al termine della cerimonia religiosa appuntamento in un noto ristorante della zona per continuare la festa e passare una serata diversa all'insegna dell'armonia, del divertimento, dell'essere avisino e di appoggiare e sostenere questa nobile associazione in cui operano senza pubblicità e con forte spirito civico tanti donatori bassanesi.

"E' stato un coranamento - dice Enio Ambrogi - di quattro anni di lavoro duro ed intenso del consiglio direttivo tutto. Vedere partecipare tutte queste persone alla nostra festa - aggiunge il Presidente dell'Avis - ci inorgoglisce e ci spinge a fare meglio per il futuro. Un ringraziamento particolare a tutti i donatori che con il loro gesto aiutano a migliorare e a sopperire alla carenza dei bisogni della società civile".