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Viterbo - Università - Concerti d'autunno - Venerdì 19 dicembre
"Sacro e profano, tra Medioevo e Rinascimento"
Viterbo - 15 dicembre 2008 - ore 11,45

- Continua la stagione concertistica pubblica dell'anno accademico 2008 - 2009, diretta da Franco Ricci.

Venerdì 19 dicembre, alle 18, presso l'auditorium di Santa Maria in Gradi, nuovo appuntamento dal titolo "Sacro e profano tra Medioevo e Rinascimento":

Complesso Armonia Antiqua
Antonio Addamiano, Claudio Caponi, Vladimiro Galiano,
Guido Ivessich, Dario Paolini (tenore)

Alfonso X “El sabio” (1221-1284)
Santa Maria loey
Alfonso X “El sabio” (1221-1284)
Quen a omagen
Alfonso X “El sabio” (1221-1284)
Como poden per sas culpas
Anonimo XIII sec.
Saltarello
Anonimo XIV sec.
Stella splendens
Anonimo XIV sec.
Cuncti simus concanentes
Anonimo XIV sec.
Ad mortem festinamus
Anonimo XIII sec.
Saltarello

* * *
Anonimo XVI sec.
Pavana della battaglia
Orazio Vecchi (1550-1605)
So ben mi c’ha bon tempo
Anonimo XVI sec.
Ballo milanese


Adrian Willaert (1490-1562)
Vecchie letrose
Pietro Lappi (1575-1630)
Canzon prima La Serafina
Anonimo XVI sec.
Baco, Baco, santo idio
Giorgio Mainerio (1535-1582)
Arboscello ballo furlano
Bartolomeo Tromboncino (1470-1535)
Fabbe e fasoi
Anonimo XVI sec.
Gagliarda ferrarese
Anonimo XVI sec. [Testo di Lucrezia Tornabuoni (1425-1482)]
Quant’è grande la bellezza (cantasi come Quant’è bella giovinezza)
Anonimo XVI sec. [Testo di Lorenzo de’ Medici (1449-1492)]
Quant’è bella giovinezza
Anonimo XVI sec.
Ecco’l Messia (cantasi come Ben venga maggio)

Anonimo XVI sec. [Angelo Poliziano (1454-1494)]
Ben venga maggio
Biglietti: intero 8 euro, ridotto 3 euro
(Personale docente e non docente delle Università.
Studenti delle Università, dei Conservatori e delle Scuole secondarie)

La biglietteria è aperta dalle ore 16. L’accesso è da Via Sabotino, 20
(ampio parcheggio interno)
In collaborazione con
Regione Lazio - Città di Viterbo - Provincia di Viterbo -
Amici della Musica (Viterbo) - Fondazione Carivit - Laziodisu


Sacro e profano tra Medioevo e Rinascimento

La distinzione tra i generi musicali del sacro e del profano, oggi molto netta con composizioni aventi caratteri musicali chiaramente connotati, non era ancora stata codificata nel Medioevo mentre solo nel Rinascimento si hanno le prime indicazioni sulla composizione e sull’esecuzione di brani musicali sacri che vengono poi regolamentate e assunte come obblighi dal Concilio tridentino nella seconda metà del ‘500.

Il concerto Sacro e profano tra Medioevo e Rinascimento presenta in un percorso musicale diviso in due parti, una medievale e l’altra rinascimentale, composizioni aventi caratteristiche musicali “intercambiabili” ed adattabili a testi sacri o profani, in accordo con quanto veniva eseguito all’epoca.

Tali caratteristiche musicali risultano particolarmente evidenti nei brani spagnoli ed italiani selezionati per il concerto. Forse non è un caso che così come la spiritualità di queste due nazioni ha avuto, nelle più importanti feste religiose, manifestazioni esteriori molto appariscenti e tali da rasentare aspetti quasi pagani, anche la musica presenta caratteri analoghi che si discostano in maniera netta da ciò che oggi si intende per musica sacra.

I brani della prima parte, tratti dalla raccolta delle Cantigas de Santa Maria, dal Libre Vermell dell’abbazia di Montserrat e da una raccolta di danze italiane, illustrano con evidenza, anche mediante l’utilizzo di un gran numero di strumenti dell’epoca, il carattere giocoso, di allegria e di festa delle occasioni per le quali furono composti, unitamente alla impossibilità di distinguere, sulla base delle sole caratteristiche musicali, ciò che è sacro dal profano.

Nella seconda parte del programma, dedicata a brani del Rinascimento italiano, vengono presentati alcuni brani profani inneggianti ai piaceri della vita, del vino e del buon cibo, ed altri aventi un doppio testo, profano e spirituale, secondo la tecnica del “cantasi come”, introdotta in alcune pubblicazioni musicali del ‘500 contenenti testi spirituali aventi la stessa metrica ed a volte le stesse rime di brani musicali con testo profano, scelti tra i più in voga del periodo.


Complesso Armonia Antiqua

Il complesso vocale e strumentale “Armonia Antiqua”, attivo dal 1975, si dedica allo studio e alla diffusione della musica e degli strumenti dell’epoca medievale e rinascimentale; svolge da oltre trenta anni un’intensa attività concertistica, discografica ed editoriale e ha preso parte alle maggiori manifestazioni musicali e teatrali dedicate al medioevo e al rinascimento, presentando tra l’altro musiche inedite del XVI e XVII secolo di propria trascrizione.

Ha suonato in Spagna, Inghilterra, Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Jugoslavia, Turchia, Finlandia, Usa ed Urss; in Italia ha tenuto centinaia di concerti, partecipando tra l’altro al XXII Festival dei Due Mondi di Spoleto, al 43° Maggio Musicale Fiorentino, al XII Autunno Musicale di Como, ai concerti dell’accademia Filarmonica Romana e ai Festival di Musica antica di Urbino e di numerose altre città.

“Armonia Antiqua” ha realizzato nel corso degli anni decine di programmi diversi, spaziando in ogni aspetto della produzione musicale del medioevo, del rinascimento e del primo barocco: i programmi in repertorio sono strutturati per area geografica, o secondo le forme e i generi musicali, le tematiche presenti nei testi poetici posti in musica, le fonti musicali manoscritte e a stampa, le occasioni in cui la musica veniva ad affiancare particolari momenti della vita dell’uomo medievale e rinascimentale (la festa sacra e la festa profana, il pellegrinaggio, la vita cittadina, le rappresentazioni teatrali, le pratiche devozionali).

Il complesso si è inoltre esibito in occasione di importanti esposizioni e congressi di arte e cultura rinascimentale, come la mostra Liturgia in figura presso la biblioteca Apostolica Vaticana, con un programma sulla musica alla corte papale tra Quattro e Cinquecento, le celebrazioni per il V Centenario della nascita di Giorgione e di Raffaello, la XVI Esposizione europea di arte, scienza e cultura Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del ’500, il Convegno internazionale di studi su Caravaggio, il convegno internazionale Sisto IV: le arti a Roma nel primo Rinascimento, il congresso Ville e giardini storici svoltosi a Caprarola, la grande mostra di pittura veneziana del Rinascimento tenutasi al museo Puskin di Mosca nel 1986.

Il gruppo ha preso parte a spettacoli teatrali e cinematografici – registrando anche le relative colonne sonore – e ha in repertorio diversi spettacoli in costume realizzati in collaborazione con gruppi specializzati nella ricostruzione e nell’esecuzione di danze storiche, nei quali viene presentata la multiforme ricostruzione di feste e banchetti delle corti italiane del Rinascimento.

Con alcuni storici dell’arte ha tenuto presso prestigiose università e istituti di cultura in Italia e all’estero lezioni e conferenze-concerto su particolari tematiche di iconografia musicale.

Il gruppo utilizza fedeli copie degli strumenti dell’epoca, ricostruiti da liutai specializzati sulla base delle più recenti ricerche organologiche condotte sugli esemplari originali, oggi custoditi nelle principali collezioni museali del mondo.
Gli strumenti impiegati sono flauti dolci, flauti traversi, corni di camoscio, cromorni, ciaramella, bombarde, tromboni rinascimentali, rankett, dulciane, pipe and tabor, zampogna, salterio, dolcemelo, spinetta dei Vosgi, chitarra saracena, ghironda, liuto, viella, ribeca, arpa, viola da gamba e percussioni.

“Armonia Antiqua” si avvale della collaborazione di diversi cantanti e gruppi vocali, secondo le mutevoli esigenze dei numerosi programmi in repertorio.


Dario Paolini

Nato a Roma, si è diplomato in Organo e composizione organistica presso il Pontificio Istituto di musica sacra, sotto la guida dei maestri H. I. Vignanelli, G. Parodi e A. Cerroni ofm.

Svolge attività concertistica e liturgica come organista e cantore, collaborando con diverse compagini corali romane, con un repertorio che spazia dal gregoriano alla musica contemporanea.

Nel 2000 ha vinto una borsa di studio per il coro giovanile dell’accademia di Santa Cecilia e nel giugno dello stesso anno è stato membro del coro dei madrigalisti nel Tieste di Bussotti per il teatro dell’Opera di Roma. E’ membro dell’ensemble Libera vox diretto da L. Taglioni. Dal novembre del 2002 dirige il coro del Cai di Roma e dal gennaio 2005 il Choro Romani Cantores.

In qualità di direttore ha tenuto concerti in India, Repubblica Ceca e Portogallo. E’ fondatore e direttore del “Sonos ensemble”, specializzato nella musica medioevale e contemporanea, ed ha al suo attivo incisioni per Tactus, Stradivarius e Fonit cetra.

E’ organista della chiesa parrocchiale di San Gabriele Arcangelo di Roma.

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