Il mercatino a Piazza del Comune

- Il prefetto, Alessandro Giacchetti, accompagnato dalla gentile consorte e il sindaco di Viterbo, Giulio Marini, hanno fatto visita al "Mercatino delle curiosità e delle occasioni", che si è svolto a Viterbo, in piazza del Comune, nei gironi 13 e 14 dicembre, in occasione delle festività natalizie.

Alto l’apprezzamento del prefetto per la manifestazione che si è svolta, finalmente, iin una piazza lasciata da troppi anni of limits.

La più bella della città è stata oggetto di incontri, di scambio di opinioni, di aggregazione, insomma è ritornata a vivere, grazie all’amministrazione comunale che ha voluto ridare al centro storico quella vivacità che merita, memore degli antichi mercati che si tenevano sulla piazza stessa.

Gli espositori hanno presentato ai visitatori, numerosi nonostante il tempo incerto, le loro produzioni artigianali, con la bella bigiotteria, con i prodotti tipici pugliesi, abruzzesi, sardi e locali e con quel sublime tocco di antico che solo gli antiquari sanno dare, grazie agli oggetti ormai perduti nell’uso quotidiano, ma sempre più affascinanti per il loro utilizzo a volte curioso.

Ha fatto capannello di visitatori un artigiano di Grotte di Castro che, al centro della piazza, ha illustrato come si costruisce un canestro, il capagno, con i ramoscelli di ulivo, di olmo e di saggino.

Non sono mancati vecchi libri, vecchie stampe, libri a carattere locale, cartoline, tessere, pagelle del ventennio, giornali dall’800 in poi.

“Una manifestazione - ha detto Marini - che va ripetuta, perché il successo di visitatori ottenuto, ne consolida la replica, tanto è vero che l’amministrazione comunale ha deciso, per sabato 20 e domenica 21 dicembre, di organizzare, sotto i portici del palazzo dei Priori, un mercatino di “Solo carta”, per presentare ai Viterbesi e non, libri, stampe, cartoline, manifesti per tutti i gusti.

Vogliamo - continua - ridare vita alla “cultura in piazza” per animare il centro storico, organizzando un incontro mensile da ampliare, progressivamente, in modo tale che possa avere risonanza regionale e perché no, nazionale, tutto sta a crederci e noi ci crediamo!”.