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Viterbo - Cna
"Vanno ripristinare le detrazioni per la riqualificazione energetica"
Viterbo - 17 dicembre 2008 - ore 14,20

- “Devono essere ripristinate le detrazioni fiscali introdotte dal precedente governo per favorire gli interventi di riqualificazione energetica”. La Cna non concede tregua nella battaglia contro il depotenziamento del bonus energia previsto nel decreto legge cosiddetto anticrisi.

L’ufficio legislativo nazionale dell’associazione ha predisposto un emendamento per l’abolizione della parte dell’articolo 29 del provvedimento che limita l’efficacia degli incentivi.

E domani, organizzata proprio da Cna insieme con Adiconsum, si terrà a Roma una conferenza stampa per chiedere al Governo e al Parlamento un ripensamento.

Intanto, la Cna di Viterbo, così come tutte le altre strutture provinciali dell’associazione, invita le imprese ad una particolare forma di protesta.

“Chiediamo agli operatori dei settori interessati -dice il segretario, Adalberto Meschini- di inviare una mail al presidente del Consiglio, per dare forza alla richiesta di ripristino degli incentivi”.

Questo il testo che si propone di trasmettere: "Egregio presidente, il decreto anticrisi che elimina le detrazioni del 55 percento mette in ginocchio la mia impresa che fa interventi per il risparmio energetico. Io lavoravo in quel mercato".
 
Ed ecco le motivazioni dell’emendamento messo a punto.

“L’articolo 29 del decreto legge del 29 novembre 2008, numero 185, ha introdotto pesanti limitazioni alle agevolazioni tributarie previste dalla finanziaria 2007, e riconfermate dalla finanziaria 2008, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. E l’accesso alle detrazioni fiscali del 55 per cento per questa tipologia di interventi ne risulta fortemente ridimensionato. Tale beneficio, anche per gli interventi eseguiti nel corso del 2008, diverrà un privilegio cui potranno accedere i pochi fortunati che, presentando per via telematica istanza all’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso tra il 15 gennaio ed il 27 febbraio 2009, riusciranno a piazzarsi ai primi posti della graduatoria per la richiesta dei fondi - si legge nel documento di Cna nazionale -. Inoltre, mentre in base alle previsioni dalla finanziaria 2008 i contribuenti potevano fare affidamento su tetti di detrazione che arrivavano fino a 60mila euro (ampliabili a 100mila euro per consistenti interventi di riqualificazione energetica, capaci di abbattere in modo significativo il consumo di energia dell’immobile oggetto dell’intervento), tale tetto, in base al decreto legge 185, si ridurrà drasticamente”.

“E’ facile prevedere che le novità introdotte dall’articolo 29 porteranno ad una forte riduzione degli interventi volti al risparmio energetico, anche in considerazione del fatto che i contribuenti molto difficilmente avvieranno nuovi cantieri non avendo la certezza di poter fare affidamento sull’agevolazione fiscale. Verranno così dispersi i benefici di misure che avevano, tra gli altri, l’obiettivo di fare emergere dal nero importanti attività produttive e che, a tale scopo, hanno indubbiamente prodotto risultati positivi".

"E’ reale -prosegue la Cna- il rischio che tale provvedimento possa portare ad un sostanziale blocco degli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica degli edifici, con un conseguente impatto negativo, sia in termini economici che occupazionali, sui settori delle costruzioni e della produzione dell’impiantistica, che rappresentano il 20 per cento del Pil del Paese, e con un aumento dell’economia sommersa e danno alle casse erariali. L’effetto sarà, inoltre, quello di rallentare l’introduzione e la diffusione del know-how in materia di risparmio energetico e delle tecnologie da esso derivanti”.

“Né è da trascurare l’impatto che un sostanziale arresto degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici avrà sulle emissioni di Co2. Non solo avremo difficoltà nel rispettare gli impegni assunti in sede comunitaria, ma sono prevedibili sanzioni a carico del nostro Paese".

"A tale proposito - continua il Cna - , va ricordato che, secondo le stime dell’Enea, gli investimenti in interventi di riqualificazione energetica effettuati dalle famiglie nel 2007, hanno consentito un risparmio di 800 gigawatt/h di energia non consumata ed oltre 190mila tonnellate di Co2 non emesse nell’ambiente".

"L’emendamento propone, pertanto, il ripristino delle detrazioni del 55 per cento come definite dalla normativa precedente. La modifica -conclude la Cna- non richiede copertura finanziaria, sulla base di quanto riportato dalla relazione tecnica che accompagna il provvedimento, nella quale si afferma che le disposizioni in esame non determinano alcun effetto in termini di gettito”.

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