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Viterbo - Nel gruppo fondato da Tusciaweb
Strade colabrodo, in duemila protestano su Facebook
Viterbo - 17 dicembre 2008 - ore 0,45

Strade colabrodo
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- Sono più di duemila. Tanti. Ma molto meno delle buche che hanno trasformato le strade della provincia in una groviera che si estende per centinaia di chilometri.

Sono gli iscritti al gruppo fondato da Tusciaweb su Facebook per ricevere segnalazioni sulla viabilità colabrodo nella Tuscia.

E mentre fuori piove, online piovono centinaia di segnalazioni da parte di lettori indignati. Automobilisti costretti a fare lo slalom tra le buche, a volte insidiose perché nascoste dall'acqua che ricopre il manto stradale.

O testimonianze da parte di chi quelle voragini non è riuscito a evitarle. Rimettendoci una o più gomme. Dipende dalla fortuna. Così in un momento di crisi, almeno c'è una categoria costretta a fare gli straordinari. I gommisti.

Tanto in provincia, quanto nel capoluogo, la musica non cambia. “Non è possibile che per andare a lavorare al Poggino devi stare attento a non entrare in una buca – dice Andrea Formica - sennò non ne esci più e spacchi tutta la macchina”.

E c'è chi pensa di cambiare mezzo. “Le strade sono diventate disastrose - segnala Laura Annesi - per fare Viterbo - Civita Castellana mi ci voleva un fuoristrada altro che la mia utilitaria. Ho rischiato grosso”.

Provincia che vai, strada (dissestata) che trovi. “Sono di Pitigliano – scrive Silvia Chiatti - provincia di Grosseto. Due volte alla settimana vengo a Viterbo per lavoro, passando per la strada Pitigliano-Latera-Valentano-Capodimonte-Marta-Viterbo oppure da Farnese - Ischia-Valentano”.

Da una regione all'altra, è tutta un'altra storia. “Faccio circa dieci chilometri di Grossetana e quarantacinque nel viterbese - spiega Silvia Chiatti -. Bene, nonostante la pioggia di questi giorni sia caduta abbondantemente su entrambe le province, le strade grossetane non si sono rotte, quelle viterbesi sembrano crollate sotto il peso dell'acqua”. Una domanda sorge spontanea a Silvia: “Con che le fate le strade nel viterbese?”.

Poi c'è chi testimonia i danni riportati: “Tornando da Viterbo nn ce l'ho fatta a evitare una mega buca sulla Cassia Nord – dice Michele Materazzo al buio è difficile vederle. Risultato: ho spaccato la gomma e non so di preciso se si è rovinato il cerchione e o peggio ancora gli assi”.

Qualcuno la prende con filosofia. “Ma non l'avete visto – scherza Martina Gallinelli – Magnini allenarsi nella buca a viale Trento?”.

Altri maliziosamente azzardano un'ipotesi. “Forse – spiega Mirko Mendolia - è una mossa astuta del Comune per farci prendere l'autobus”. Ognuno usa i mezzi che può.

Le adesioni al gruppo aumentano. Altrettanto le buche. Chi ci metterà una toppa? E quando?


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