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Viterbo - Interviene Gugliotta, direzione provinciale Pd
"La vicenda Vetralla servizi va presa con i guanti"
Viterbo - 17 dicembre 2008 - ore 18,00

Riceviamo e pubblichiamo - La vicenda della Vetralla Servizi s.r.l., come tutte le altre riguardanti angosce e drammi che coinvolgono persone, va affrontata con molta cautela, cercando di portare contributi concreti ed evitando speculazioni politiche.

Non credo, però, sia possibile affrontare la questione delle società di servizi comunali evitando un chiarimento su cosa hanno rappresentato nella nostra provincia, non solo a Vetralla, ma anche a Tarquinia e a Viterbo.

Tali società hanno incarnato una delle principali modalità di governo della cosa pubblica da parte del centro destra della nostra terra, una modalità che talvolta ha sconfinato nell’illegalità e che comunque, prescindendo da aspetti di carattere penale che non mi competono, ha individuato nelle multiservizi, oltre ad un canale di stabilizzazione per lavoratori socialmente utili, di pubblica utilità o dei cantieri scuola lavoro, anche lo strumento per aggirare l’obbligo di concorsi pubblici nelle assunzioni di personale o di procedure di evidenza pubblica negli acquisti di beni e servizi ed un comodo strumento per evitare le strette del patto di stabilità.

Negli anni le normative sono cambiate e le recenti restrizioni (art. 23 bis della L. 133/2008) hanno reso questo tipo di società “in house” una scelta residuale nell’ambito dell’affidamento e della gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: quello che non viene gestito direttamente dall’ente locale deve essere affidato nel rispetto delle procedure competitive ad evidenza pubblica e dei principi generali dell’ordinamento interno e di quello comunitario. L’affidamento diretto senza gara deve essere adeguatamente motivato ed è possibile solo previo parere favorevole dell’Antitrust.

Resta, però, il problema drammatico di cosa fare, rispetto a quanto creato in passato, in maniera così disinvolta, anche dai politici che oggi si stracciano le vesti in difesa dei lavoratori che essi stessi hanno messo nella difficoltà attuale: ad esempio gonfiando gli organici oltre ogni logica economica e di sana e prudente gestione delle società che, spesso, vedi Vetralla Servizi, operavano ed operano senza contratti di servizio che stabiliscano quale servizio rendere ai cittadini, in che modo e a quale costo, consentendo in tal modo una sorta di ripiano discrezionale a piè di lista di ogni richiesta delle società.

Da questa situazione, ad esempio per quanto riguarda la Vetralla Servizi s.r.l., si può uscire in due modi: chiudendola e licenziando i dipendenti oppure, preso atto del fallimento di una classe politica dissipatrice di risorse pubbliche che ha fatto scempio della legalità e del rispetto dei lavoratori che fingeva di aiutare, consentendo alla società di dotarsi degli strumenti ed eventualmente, attraverso la formazione, delle professionalità idonee a svolgere al meglio i servizi affidati in passato con l’attuale organico di 24 persone.

Questo, a mio avviso, richiede una scelta politica chiara e netta: farsi carico di un problema, ereditato dall’attuale amministrazione e reso ancor più complicato dalla sua eterogenea composizione, mettendo sul tavolo servizi e risorse aggiuntive rispetto a quelle attualmente stanziate di € 440.000,00 insufficienti per garantire gli attuali livelli occupazionali.

Come tutte le scelte politiche non è neutra, essa, infatti, comporta la necessità di non procedere all’esternalizzazione delle manutenzioni stradali, degli immobili comunali e delle aree verdi mettendo la società in condizione di operare adeguatamente, con mezzi e risorse, nel rispetto di un adeguato contratto di servizio e controllando la realizzazione dello stesso attraverso un efficace meccanismo di “controllo analogo”.

Questo significa, per ciascun assessorato, rinunciare ad una parte della propria dotazione di bilancio e probabilmente nell’immediato, per la cittadinanza, sopportare dei costi maggiori per il servizio rispetto all’appalto esterno (anche se non sempre è così, vedi asilo nido).

Il Partito Democratico, che sicuramente non è responsabile della difficile situazione attuale, ha nel lavoro e nella difesa dei diritti dei lavoratori dei principi fondanti e quindi non può disattenderli senza venire meno ai suoi tratti costitutivi.

Sono sicuro che i nostri concittadini, pur consapevoli della censurabilità delle procedure seguite in alcune fasi della vita della società, vorranno essere solidali con i lavoratori coinvolti.

Spero che responsabilmente il gruppo dirigente del PD di Vetralla, di cui faccio parte, e i nostri amministratori intensifichino i loro sforzi per giungere ad una soluzione, diversa da quella sin qui prospettata dall’amministrazione comunale, che consenta il salvataggio della Vetralla Servizi s.r.l. e di tutti i suoi dipendenti.

Eduardo Gugliotta
Direzione provinciale Pd

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