:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
   

Viterbo - L'opposizione garantisce il numero legale in consiglio - Assenze nel Pdl nonostante punti inderogabili da approvare
Maggioranza con il fiato corto in Comune
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 18 dicembre 2008 - ore 1,50

Giulio Marini
- Vorrei ma non posso.

E’ il dilemma che si è trovato ad affrontare ieri in consiglio comunale una maggioranza forse più presa dal pensiero per i regali di Natale che non ai meno interessanti, ma forse più importanti punti all’ordine del giorno.

Uno in particolare, è l’accordo bonario con il Cev per l’adeguamento tariffe. Fondamentale l’approvazione. Impossibile rimandare.

Solo che la maggioranza non ha abbastanza consiglieri per andare al voto. E’ l’opposizione a mantenere il numero legale, nonostante Mezzetti (Sinistra Arcobaleno) faccia notare che l’argomento non potrebbe essere trattato, visto che non sono trascorse, da regolamento, 48 ore da quando è stato depositato.

“Essendo una materia delicata - dice Mezzetti - e soprattutto complessa, bisognerebbe rinviare”.

Tragedia. Non si può, fanno sapere dai banchi del Pdl. Seduta sospesa. Per raggiungere un accordo. Che arriva grazie alla disponibilità dell’opposizione. “Rimarremo – spiegano Ricci (Pd) e Tofani (Udc) – finchè non arriveranno consiglieri del Pdl sufficienti a mantenere da soli il numero legale”.

Per ingannare il tempo, intanto, si discutono punti secondari all’ordine del giorno.

Mentre nella maggioranza, scattano le chiamate al telefono. Alla spicciolata arrivano Fattorini, Taborri, Porciani e altri. Sufficienti a garantire la seduta. Così Pd e Mezzetti escono, mentre Udc resta, ma non partecipa alla votazione e la maggioranza vota.

Tutti felici e contenti. Tranne nella maggioranza, dopo una figura non proprio brillante. Anche se tra i consiglieri Pdl, c'è chi come Mauro Rotelli ha provato a trovare una motivazione (metterci una pezza?). "Il mercoledì è un giorno anomalo per le sedute di consiglio - dice - molti consiglieri lavorano, hanno impegni".

La motivazione fila. Ma fino a un certo punto. Anche il venerdì, giorno canonico di sedute, è lavorativo. Senza contare che la maggioranza gode di un ampio margine numerico.

Mettendo da parte il buonismo prenatalizio, viene da pensare che quanto accaduto è la conseguenza degli attriti all’interno del gruppo. Che il sindaco Marini (ieri ha fatto una veloce comparsa in consiglio comunale) si è bello e stancato di sopportare. Tanto da minacciare di dimettersi.

Scatenando il partito del pro Marini, con diversi consiglieri impegnati a manifestargli genuina (forse per questo anche un po’ ingenua) solidarietà pubblicamente. E gli altri?

Il primo cittadino probabilmente vorrà garantirsi una navigazione più sicura. Per questo non è escluso che si possa arrivare a un ultimatum. Della serie o con me o contro di me. Evitando in futuro che parti della maggioranza in consiglio, vestano i panni dell’opposizione.

Per portare a termine il progetto, c’è chi sarebbe pronto a rinunciare a qualche pezzo (consigliere) di maggioranza.

Gruppo ridotto, ma coeso. La formula funzionerà?

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564